50 anni di storia del vino: Masciarelli, artigiani del futuro dalle solide radici
Grande innovatore dalla visione lungimirante, Gianni Masciarelli ha plasmato l’enologia abruzzese. Oggi la moglie Marina Cvetic e la figlia Miriam portano avanti la stessa filosofia fondata sulla qualità.
Da oltre quarant’anni Masciarelli è un punto di riferimento per la vitivinicoltura dell’Abruzzo. Era infatti il 1981 quando Gianni Masciarelli dette vita alla sua azienda nel territorio di San Martino sulla Marrucina in provincia di Chieti, sebbene la sua avventura nel mondo del vino fosse già iniziata negli anni Settanta. Imprenditore di ampie vedute, che credeva molto nello sviluppo del settore enologico, fin da subito si distinse per la sua audacia nell’innovazione. È negli anni Ottanta che introduce nuove pratiche agricole e tecnologiche nella coltivazione delle vigne, scommettendo sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Questo approccio pionieristico ha dimostrato di essere vincente e la sua dedizione alla viticoltura sostenibile e alla valorizzazione delle varietà autoctone ha posizionato Masciarelli al centro di una rinascita enologica nella regione, finendo per giocare un ruolo fondamentale nel plasmare il settore vinicolo dell’Abruzzo.
«La sua attenzione al dettaglio e la costante ricerca della perfezione», ricorda sua moglie Marina Cvetic, «hanno portato l’azienda ad essere riconosciuta negli anni a livello nazionale e internazionale. Oltre ad essere un grande innovatore nel processo produttivo, Gianni ha avuto la lungimiranza di investire in nuovi vigneti e acquisizioni di terreni, espandendo significativamente l’azienda. Questa crescita ci ha permesso di offrire una gamma diversificata di vini di alta qualità, mantenendo sempre l’attenzione sulla tradizione e l’autenticità. Dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2008, la sua eredità è stata portata avanti da me e da Miriam, la nostra prima figlia, anch’essa coinvolta attivamente nella gestione come brand ambassador. Oggi l’azienda continua a essere una forza trainante nell’enologia abruzzese, unendo la maestria artigianale del passato con un costante spirito innovativo».
Sette linee e 22 etichette
Cuore pulsante della Cantina è San Martino sulla Marrucina, con vigneti e uliveti di proprietà nelle quattro province abruzzesi. La produzione vitivinicola è di 2,5 milioni di bottiglie all’anno ottenute da uve di 60 particelle di vigne che danno origine a 22 etichette e 7 linee di prodotti: Villa Gemma, Iskra, Marina Cvetic, Castello di Semivicoli, Gianni Masciarelli, Linea Classica e La Botte di Gianni. Vini distribuiti in 60 Paesi del mondo che coprono il 40% del fatturato annuo.
In quest’ampia gamma il vino simbolo è il Villa Gemma Montepulciano Riserva. La sua consacrazione ufficiale avviene nel 2000, quando con l’annata 1995 diventa Miglior vino d’Italia per il Gambero Rosso (prima volta in assoluto per un Montepulciano), mentre nel 2004 la stessa guida premia l’azienda come Miglior Cantina d’Italia. Oggi Villa Gemma Montepulciano Riserva è anche il protagonista del Masciarelli Art Project, un progetto ideato e voluto fortemente dalla figlia Miriam. Ogni anno viene invitato un artista di fama internazionale al Castello di Semivicoli che, oltre a lasciare un’installazione permanente, disegna anche una limited edition label (solo 3.000 copie) proprio per il Villa Gemma.
I capisaldi di Masciarelli
«La nostra filosofia aziendale», spiega ancora Marina Cvetic, «è intrisa di una profonda connessione con il territorio abruzzese e una passione innata per l’eccellenza enologica. Al centro, infatti, vi sono il rispetto per la tradizione, la valorizzazione delle varietà autoctone e l’innovazione continua. Per questo amiamo chiamarci “artigiani del futuro”. La ricerca della qualità è il pilastro su cui si basa l’approccio di Masciarelli. La cura dei vigneti, la selezione scrupolosa delle uve e l’impegno costante per migliorare le pratiche agricole riflettono l’attenzione dettagliata che l’azienda dedica alla produzione di vini di eccellenza.
La filosofia di Masciarelli abbraccia l’idea che la qualità del vino sia intrinsecamente legata al terroir e alla cura amorevole delle vigne. «La sostenibilità ambientale è un altro elemento centrale per noi.
Ci impegniamo infatti a coltivare le vigne in armonia con l’ambiente circostante, adottando pratiche agricole rispettose della biodiversità e riducendo l’impatto ambientale. Questo impegno riflette la consapevolezza dell’importanza di preservare la terra per le generazioni future e di creare vini che siano l’espressione autentica del territorio».
L’impegno all’estero
Gianni Masciarelli è stato anche un pioniere delle vendite all’estero, perché già nel 1984 commercializzava la Linea Classica negli Stati Uniti, vini che tutt’oggi sono lo zoccolo duro dell’export aziendale. Negli anni Novanta sono poi arrivati i vini premium consolidando la presenza negli Usa del Montepulciano e del brand Masciarelli.
Un episodio curioso accadde a Boston, quando un ristoratore rispose a Gianni che non aveva bisogno di una nuova referenza di Montepulciano d’Abruzzo perché già aveva il vino di Marina Cvetic. «Guardi, gli rispose Gianni, che Marina Cvetic è mia moglie e l’azienda è la stessa!». A quel punto il ristoratore cambiò atteggiamento e aprì la sua carta ai nuovi vini di Masciarelli.
Nel segno del costante e rinnovato lavoro all’insegna dell’innovazione, ma nel rispetto di ambiente e tradizione, l’azienda ha inaugurato, dopo un lungo restauro conservativo, il Castello di Semivicoli, seicentesco palazzo baronale oggi Relais de charme tra i vigneti, centro propulsore dell’enoturismo nella zona.
Foto di apertura: Marina Cvetic con le figlie Chiara e Miriam Lee
MASCIARELLI
via Gamberale 2
San Martino sulla Marrucina (Chieti)
0871.85.241/82.333
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Tag: Castello di Semivicoli, Gianni Masciarelli, Iskra, Marina Cvetic, Masciarelli, Masciarelli Art Project, Miriam Lee Masciarelli, Villa Gemma Montepulciano RiservaRealizzato in collaborazione con Masciarelli
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2024. Acquista
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© Riproduzione riservata - 15/09/2024