50 anni di storia del vino: Cantine Lvnae, un parco vitato nei Colli di Luni
La famiglia Bosoni coltiva oltre 40 parcelle, adagiate su un antico anfiteatro, fino a quote elevate. La collaborazione con la comunità contadina. Gli studi su Vermentino, Albarola e altri rari vitigni autoctoni.
Siamo nei colli di Luni, ultimo lembo di Liguria al confine con la Toscana, dove si fondono le anime e le identità tipiche di un luogo di mare; da sempre una zona di passaggio, di differenti popoli ed etnie: peculiarità che poi si ritrovano nella storia, nell’architettura dei luoghi, nelle tradizioni gastronomiche e allo stesso tempo anche nei vini. «Molti secoli fa, dove oggi crescono le viti, c’erano ancorate triremi e velieri. Portus Lvnae, da cui l’azienda ha tratto il suo nome, era una ricca colonia romana, un porto fiorente da dove i vini dell’entroterra, già famosi, partivano alla volta di Roma». Racconta con il sorriso Diego Bosoni, quarta generazione di un’azienda prima pioniera e oggi custode di un genius loci pazientemente alimentato, che ruota tutta sulla valorizzazione e il rispetto del proprio territorio.
Su questo paesaggio unico si distribuisce il parco vitato di Lvnae: oltre 40 parcelle di vigneto che punteggiano il territorio in ordine sparso a partire dai filari prospicenti l’antico anfiteatro di Luni fino ai vigneti più elevati, piantati con perizia e coraggio su strette fasce di terra. Un dedalo di stradine li collega uno all’altro in una ragnatela di scorciatoie e incroci, invisibili ad una guida poco meno che esperta. «Queste strade sono state consumate da generazioni di contadini e anche dai miei nonni», prosegue ancora Diego, che con i genitori e la sorella Debora gestisce l’azienda, «e continuano ad essere consumate da noi oggi che le percorriamo costantemente nella gestione quotidiana dei vigneti».
La comunità “Terra Viva Lvnae”
La famiglia Bosoni ha acquisito i vigneti poco alla volta, nel corso degli anni e oggi conta 65 ettari scelti con cura, uno ad uno, per la loro personalità. Alle vigne di proprietà si affiancano da sempre anche vigneti condotti con lunghi affitti agricoli e numerosi conferitori che, in molti casi, hanno iniziato la collaborazione con Lvnae già negli anni Settanta, agli albori della storia dell’azienda. Quei conferitori sono ancora gli stessi (magari alla seconda generazione) e formano una vera e propria comunità.
“Terra Viva Lvnae” è oggi un progetto in continuo sviluppo che interessa direttamente la collettività contadina dei Colli di Luni. Circa 20 ettari di vigneto, condotti da più di 100 piccoli vignaioli locali che, affiancati dallo staff tecnico dell’azienda, conferiscono le loro piccole produzioni, mantenendo così vive le tradizioni e le qualità uniche della viticoltura del territorio: «Questa collaborazione ci ha permesso di rivalutare aree vitate particolarmente vocate, di riscoprire antichi vitigni autoctoni dalle grandi potenzialità e di ridare vita e nuovi stimoli a piccole realtà contadine, creando una rete sociale, un tessuto economico territoriale volto a tener vivo quel rapporto morale fra uomo e ambiente che sta alla base di ogni sviluppo agricolo».
Al centro il Vermentino e le altre varietà autoctone
In tale parco vitato il Vermentino fa la parte del leone con circa il 70% della superficie: «Su di esso in particolare mio padre Paolo inizia un percorso di riscoperta e valorizzazione del patrimonio vitivinicolo locale, ricercando le zone a maggior vocazione, impiantando nuove vigne e studiando le tecniche enologiche più consone a valorizzarne le qualità. Etichetta Nera è il nostro Colli di Luni per antonomasia. La sua affilata complessità è il frutto dei filari più alti dell’azienda con suoli particolarmente sassosi.
La prima annata è del 1992 e da allora è la nostra icona, sinonimo di eleganza mediterranea e longevità. Numero Chiuso rappresenta un altro nostro simbolo, anche se è una dimensione diversa di Vermentino. Frutto di esperienza, ricerca e immaginazione, punta a superare i consueti confini temporali del vitigno e iniziare a dialogare con il tempo. L’idea era infatti quella di ottenere lo spessore di un vino da invecchiamento senza perdere le caratteristiche di eleganza e verticalità che distinguono le migliori espressioni di un vino bianco».
L’Albarola e il Ciliegiolo seguono poi a ruota, posizionandosi tra gli ambasciatori storici del territorio.
I Colli di Luni però custodiscono anche altri vitigni autoctoni, rari e dal carattere unico: Vermentino nero, Pollera nera e Massareta. Tutti e tre sono coltivati in piccole quantità e a livello locale. «Per noi rappresentano da sempre una interessante tavolozza di sfumature che attingono all’essenza più profonda del territorio».
La svolta bio e gli obiettivi per il futuro
Il rispetto della terra e delle viti è sempre stato nella filosofia della famiglia Bosoni: «Ogni vigneto esige i suoi tempi, i suoi gesti e standardizzare è impossibile». Ad oggi circa 30 ettari dei vigneti di proprietà sono condotti in biologico, un percorso di conversione reso possibile dalla collaborazione con l’agronomo Ruggero Mazzilli. «La proprietà è talmente grande e frazionata, che il percorso di conversione totale avrà una durata abbastanza lunga», spiega ancora Diego. «In ogni caso, nel momento che abbiamo portato alla coerenza biologica finale questo primo corpo di vigneti, ci siamo accorti che la gestione del resto del parco non si differenziava poi molto: noi la chiamiamo “cura”». E conclude: «Siamo orgogliosi dei risultati che abbiamo raggiunto e per questo vorremmo andare oltre. Il territorio e il suo Vermentino hanno grandi potenzialità e possono dire molto nel panorama internazionale. Nel futuro vogliamo lavorare per vedere riconosciuta questa identità, di cui la nostra famiglia ha intuito il valore molto tempo fa».
Foto di apertura: la cantina in stile contemporaneo, inaugurata nel 2023 e costruita con materiali originali del territorio
CANTINE LVNAE
via Palvotrisia 2
Castelnuovo Magra (Spezia)
0432.75.71.73
info@cantinelunae.com
www.cantinelunae.com
Segui su @Cantinelunaeofficial• @cantinelunae_official
Tag: Albarola, Cantine Lunae, Ciliegiolo, Colli di Luni Doc, Diego Bosoni, Etichetta Nera, Numero Chiuso, Terra Viva Lvnae, VermentinoRealizzato in collaborazione con Cantine Lvnae
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2024. Acquista
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© Riproduzione riservata - 01/09/2024