L’India è il prossimo grande mercato del vino?

L’India è il prossimo grande mercato del vino?

Se la Cina resta tuttora, nonostante le difficoltà oggettive di penetrazione nel vasto Paese, il mercato più ambito per le esportazioni a breve e lungo termine dei produttori di mezzo mondo, anche l’India è sulla buona strada. Per il momento sia l’una che l’altra si contendono il primato per quanto riguarda il “tetto” della popolazione mondiale, dove entrambe superano abbondantemente il miliardo e 300 milioni di abitanti. Per quanto riguarda invece il settore vitivinicolo, la Cina è nettamente avanti sia come Paese produttore che come importatore. Il fatto però che il consumo di vino in India aumenti al ritmo del +15% all’anno fa sì che questo mercato possa divenire tra non molto altamente appetibile a tutti.

Le due regioni del vino in India

Per quanto riguarda la produzione, due in particolare sono le regioni vitivinicole indiane, Nashik nello Stato di Maharashtra, e Nandi Hills, in quello di Kamataka. Da sola l’area di Nashik produce l’80% del vino indiano e ospita quasi la metà delle cantine che operano nel Paese (oltre 40 su 96). Poiché le caratteristiche pedoclimatiche dell’India non si prestano molto alla coltivazione della vite, al momento sono in produzione solo 4 mila ettari circa di vigne.

Produzione interna e consumi

La produzione annua di vino in India è di circa 25 milioni di litri, inclusi i vini fortificati (in genere di bassa qualità), che rappresentano comunque un’ampia fetta del totale (circa il 45%). Sul piano dei consumi le cifre sono piuttosto basse, specie se rapportate al consumo di superalcolici, in particolare il whisky. Secondo India Wine Insider, si calcola comunque che lo scorso anno siano stati bevuti circa 36 milioni di litri di vino da parte di circa due-tre milioni di consumatori.

La Cantina più popolare: Sula Vineyards

In una recente intervista il fondatore di Sula Vineyards, la più antica e popolare cantina dell’India, Rajeev Samant, ha dichiarato che il consumo annuo pro-capite “è inferiore a un cucchiaio da minestra”. Sula Vineyards, che si trova nell’area di Nashik, è il più grande produttore di vino dell’India nonché leader indiscusso del mercato controllando circa il 60% delle vendite di vino nazionale nel Paese. L’azienda ospita anche uno dei più importanti festival del vino, Sula Fest, ed è una delle cantine più famose e visitate dell’India.

Cresce il consumo di vino in India

In ogni caso il mercato del vino, sia nazionale che d’importazione, cresce a ritmo costante e più rapido di quello della birra e degli spiriti. Tra il 2015 e il 2016, infatti, l’incremento è stato del 15%, contro il 9% della birra e il 4% dei superalcolici. Alla base di questo interesse crescente c’è sia l’orientamento verso il vino dei giovani delle città e sia la spinta di hotel, ristoranti e negozi specializzati nel promuovere il vino attraverso cene, incontri e programmi educativi che aiutano i consumatori a familiarizzare con i differenti stili, regioni e vitigni.

Tour ed eventi per educare al vino

“L’aspetto educativo”, spiega Sumedh Singh Mandla (Grover Zampa Vineyards), “è molto importante per noi perché ci aiuta a far crescere l’industria nel suo insieme. Pertanto investiamo molto tempo e risorse per educare non solo il consumatore, ma anche l’industria alimentare e delle bevande e altri partner coinvolti nella segmentazione del business. La pubblicità di alcol non è consentita in India e quindi abbiamo bisogno di passare attraverso forme alternative di pubblicità, come tour ed eventi, per informare le persone sul vino e aumentarne di conseguenza il consumo”.

Un enorme mercato potenziale da esplorare

Le prospettive e le opportunità in questo mega mercato potenziale sono sicuramente allettanti. Secondo un recente rapporto del Times of India il mercato indiano del vino dovrebbe raddoppiare entro i prossimi cinque anni. E i prodotti italiani come sono percepiti? Subash Arora, direttore di India Wine Awards, personaggio molto noto anche nel Belpaese, non ha dubbi: “Le vendite dei vini italiani aumentano ogni anno sempre di più e sono molto popolari in India, anche se occorre sempre tener d’occhio il rapporto qualità-prezzo”.

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© Riproduzione riservata - 03/01/2018

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