Senza confini Senza confini Marco Santini

Valle della Loira, casa di principi e re

Valle della Loira, casa di principi e re

Viaggi nelle terre del vino

Tanti possibili itinerari a sinistra e a destra del fiume reale – In mongolfiera o a bordo di una houseboat alla scoperta dei castelli e delle cantine secolari – I grandi Sauvignon e Chenin blanc che accompagnano il foie gras e i Cabernet Franc in purezza da vigne centenarie che sorprendono

Se la valle della Loira è il cuore della Francia, i suoi vigneti ne rappresentano la cornice elegante che racchiude come gioielli preziosi i suoi castelli. Il grande fiume che nasce a soli 150 chilometri dal Mediterraneo e si getta nell’Atlantico descrivendo un arco di mille chilometri è la linfa vitale che alimenta questa regione. Numerose le zone vinicole che si succedono lungo il corso del fiume su entrambi lati: da Pouilly e Sancerre fino alla zona del Muscadet verso la foce, passando per Vouvray, Chinon, Saumur e Anjou, solo per citarne alcuni.
Quasi come a voler scandire il ritmo tumultuoso di questa cavalcata di sapori, ecco i famosi castelli della Loira. Per secoli la bellezza di questo territorio ha stregato i potenti di Francia e oggi le tracce sfarzose del passato rappresentano un’attrazione turistica formidabile per i milioni di viaggiatori che ogni anno scelgono di seguire il corso di questo fiume. Un viaggio che coniuga storia e cultura a una varietà di proposte enologiche fra le più ampie d’Europa. Per quanto concerne i vitigni che si incontreranno lungo la strada, sono tre quelli che danno vita ai vini più interessanti: il Sauvignon Blanc, che ha le massime espressioni fra Pouilly e Sancerre, lo Chenin blanc, che è diffuso lungo tutto il corso del fiume e dal quale si ottengono svariate tipologie, fra cui anche i dolci, e il Cabernet Franc, che viene vinificato in purezza e dalle parti di Chinon arriva a livelli stratosferici.

Château Chambord, con i suoi 385 pinnacoli e camini e 440 stanze, è la reggia più grande e imponente della valle

La prima tappa del nostro viaggio è Pouilly sur Loire, piccolo borgo medievale sulla destra del fiume, in Borgogna. Sebbene Pouilly sia patria di un nome come Ladoucette, siamo andati a cercare qualche altra etichetta con il risultato di incappare nei vini di Michel Redde & Fils. A Saint-Andelain, nel cuore della zona di produzione, sei generazioni di vigneron dedicati al culto del Pouilly Fumé. Ci hanno colpito particolarmente Les Champs des Billons 2005 e Les Bois de Saint Andelain 2006: entrambi di sorprendente spessore e complessità, capaci d’invecchiare 10 o 15 anni. Altra bella scoperta è stato il Domaine Masson Blondelet. Jean e Michelle sono anch’essi alla sesta generazione di vignaioli. Da oltre 10 anni lavorano la vigna in modo totalmente naturale, senza uso di diserbanti, insetticiti e concimi chimici. Il loro Pouilly Fumé, Cuvée Tradition Cullus 2006 è un vino da ricordare, comprare e tenere ancora 4 o 5 anni in cantina.
Da Pouilly si attraversa il corso della Loira accompagnati dall’ordine dei filari che definiscono il paesaggio. Il villaggio di Sancerre, dominato dall’omonimo castello di proprietà della famiglia Lapostole (quelli del Grand Marnier), sorge in alto sulla collina e vanta delle vedute immense. Primo appuntamento da Jean Marie Bourgeois, maestro del Sauvignon blanc capace come pochi di esaltare le caratteristiche dei diversi terroir sui quali crescono le sue vigne. Indimenticabile La Chapelle des Augustins, da uve Sauvignon blanc in purezza, e lo Jadis, vinificato secondo criteri antichi con limitato uso di tecnologie e nel rispetto delle fasi lunari.

Il ponte-canale navigabile di Briare

Siamo nella patria del Sauvignon blanc e di quel formaggio di capra chiamato crottin de Chavignol; i due, insieme, sono capaci di duetti davvero esaltanti come succede in presenza di una bottiglia di Grande Côte: etichetta creata dal grande Pascal Cotat e capace d’invecchiare vent’anni senza nulla perdere in fatto di eleganza e finezza. Una delle espressioni più straordinarie del Sauvignon blanc.
Il nostro itinerario continua seguendo la sinistra orografica del fiume per poi attraversarlo poco prima di Briare visitando il famoso pont-canal, un vero e proprio ponte pieno d’acqua (nel quale passano imbarcazioni) che incrocia il corso della Loira. Un capolavoro d’ingegneria alla cui progettazione ha partecipato anche Gustave Eiffel, fra il 1890 e il 1896, anno in cui è stato inaugurato. Si supera la città di Giovanna d’Arco, Orleans, e dopo Blois entriamo nella zona che offre la più alta concentrazione di castelli. Da non perdere quello di Chambord con i suoi 385 fra pinnacoli e camini, quello di Amboise, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita Leonardo Da Vinci, la pagoda di Chanteloup, costruita da Le Camus, ed infine, lo splendido Chenonceaux, sulle acque del fiume Cher.
Siamo in Touraine e prima di raggiungere Tours è d’obbligo fare tappa a Vouvray. Qui la fa da padrone lo Chenin blanc che merita di essere assaggiato in tutte le sue poliedriche interpretazioni nelle cantine di tufo di Gaec Allias. Una parete è dedicata ai campioni di tutti i vini prodotti fino al 1893, l’ultima vendemmia prima della fillossera, e dal 1915, anno d’inizio dei raccolti con la vite americana. Passata Tours, città natale di Balzac, vale la pena di fare una deviazione fino a Chinon, dove il Cabernet Franc offre alcune delle sue migliori espressioni. La Cantina Couly Dutheil produce lo splendido Clos de l’Echo Cuvée Crescendo, che nasce dai filari direttamente sotto la torre del castello di Chinon dove morì Riccardo Cuor di leone. Bella la cantina che si sviluppa nelle cave di tufo dalle quali venne estratto il materiale per costruire il castello.

La cantina di Couly Dutheil, a Chinon, ricavata dalle antiche gallerie di una cava di tufo del X secolo. Qui matura il Cabernet Franc Clos de l’Echo

Ritornando verso la Loira, si entra nella Aoc Saumur-Champigny, regione vinicola assai considerata già nel XII secolo quanto un ettaro di vigna costava il 30% in più che in Champagne. Centro simbolico della regione è in castello di Saumur, che domina la Loira. Sui terreni pietroso-calcarei intorno all’abitato crescono uve Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, che esprimono rossi da grande invecchiamento, e Chenin blanc, da cui si ottengono bianchi eleganti. Allo Château de Targé, si degustano alcuni tra i migliori vini del territorio, tra cui il Cuvée Ferry, un rosso di grande struttura e personalità. Sorprende la Casa vinicola Bouvet-Ladubay, nel centro di Saumur. Vini frizzanti realizzati secondo il metodo tradizionale, fra cui spiccano l’Instinct e il Rubis Excellence, quest’ultimo, un rosso abboccato, risulta interessante in certi abbinamenti col risotto o con i salumi. Nelle labirintiche cantine l’artista Philippe Cormand ha scolpito nel tufo la cathedrale engloutie: un percorso enologico-scenografico sotterraneo che si snoda per 400 metri tra bottiglie e giochi di luci.
Proseguendo il nostro viaggio verso ovest, si entra nell’Aoc Anjou. Ancorché conosciuta per un mediocre rosato, questa regione nasconde chicche molto interessanti come Château Pierre Bise che, fra gli altri, produce un Savennières Roche aux Moines davvero splendido. Si tratta di un domaine familiare e i vini nascono nel più totale rispetto della natura, anche se Claude Papin rifiuta la certificazione biodinamica. La sua filosofia “finezza, purezza e armonia” è ben espressa anche da Le Haut de Garde, appellazione Anjou, Chenin blanc in purezza, da tenere in cantina una decina d’anni.
Di nuovo in viaggio, ci spingiamo fino ad Angers, ex roccaforte dei duchi d’Anjou, dove spicca la fortezza fiancheggiata da 17 torrioni, che custodisce l’arazzo più grande del mondo: la Tapisserie de l’Apocalypse che misura quasi 100 metri di lunghezza e più di 4 di altezza. Attraversato il grande fiume si scende verso sud lungo la D761 fino alla mole del castello di Brissac eretto nel 1502. Poco lontano, a Vauchrètien, ecco lo Château La Varière: il loro Bonnezeaux ottenuto da uve Chenin blanc in purezza, completamente botriticizzate e vendemmiate in diversi passaggi, matura 18 mesi in barrique. Dal colore giallo dorato con riflessi topazio di straordinaria vitalità, è un vino sontuoso, di grande complessità aromatica. Capace di eccezionale invecchiamento, è superbo con il foie gras e i formaggi erborinati, oppure come vino da meditazione.
Da Angers, la Loira prosegue il suo corso verso la Nantes e la zona di produzione del Muscadet. Ma questa è un’altra storia, legata all’oceano Atlantico, e ve la racconteremo una prossima volta, magari con un affondo sugli abbinamenti col coquillage.

 

Le Cantine

  • Henry Bourgeois

Chavignol, 18300 Sancerre
+33.2.48.78.53.20
www.bourgeois-sancerre.com
I grandi vini
Sancerre Blanc, La Bourgeoise
Di colore giallo paglierino brillante, al naso risulta ampio e persistente, con sentori di pietra focaia e spezie. Gusto secco, di grande finezza ed equilibrio, con note di fiori, linfa di vite e spezie. Da invecchiare 4 o 5 anni e abbinare ai crostacei ma anche al pesce cucinato alla griglia.
Sancerre Blanc, Sancerre d’Antan
Ottenuto da una selezione estrema di uve Sauvignon blanc in purezza, e vinificato secondo i metodi più tradizionali, questo vino fermenta sui propri lieviti in barrique e viene imbottigliato senza filtratura. Di colore giallo paglierino brillante con riflessi dorati, ha bouquet ampio, complesso, elegante e aromatico, con sentori minerali, di frutta fresca e uva matura. Gusto secco, netto, pulito e raffinato, di notevole concentrazione. Vino da invecchiare 6 o 8 anni e abbinare ai crostacei o alle carni bianche.

 

  • Daniel Chotard

18300 Crézancy en Sancerre
+33.2.48.79.08.12
www.chotard-sancerre.com
I grandi vini
Sancerre Blanc, Cuvée Marcel Henri
Ottenuto dalle migliori uve della proprietà selezionate in vigna, fermenta a lungo sui propri lieviti. Di colore giallo paglierino brillante, al naso si mostra ampio, complesso e persistente, con sentori di fiori bianchi e tiglio. Gusto secco, concentrato, di buona stoffa e struttura. Vino capace di un certo invecchiamento, da abbinare agli asparagi, alle carni bianche e al pesce al forno.

 

  • Château de Sancerre

18300 Sancerre
+33.2.48.78.51.52
www.grandmarnier.com
I grandi vini
Château de Sancerre
Ottenuto da uve Sauvignon blanc in purezza provenienti da vigne di età media di circa 25 anni, ha colore giallo paglierino brillante con riflessi dorati. Bouquet ampio, fine e persistente con sentori di arancio, pesca e vaniglia. Gusto secco, deciso, elegante, di buona struttura, con note di agrumi e pesca. Finale lungo e pulito. Vino di buona longevità, da abbinare al pesce in salsa, alle carni bianche oppure, fra i formaggi di capra, al famoso crottin de Chavignol.

 

  • Gaec Allias

106 Rue de la Vallée Coquette
37210 Vouvray, +33.2.47.52.74.95
I grandi vini
Vouvray Moelleux Réserve
Ottenuto da uve Chenin blanc in purezza, selezionate e vendemmiate manualmente. Matura prima in botti di legno e quindi in bottiglia nelle secolari grotte di tufo. Di colore giallo brillante con riflessi dorati. Il suo bouquet è ampio, complesso e molto persistente con  sentori di frutta matura, miele e tabacco. Gusto vellutato, grasso, sontuoso e armonico, di notevole struttura, con note di vaniglia, tè verde, miele e caramello. Vino capace di grande invecchiamento, da abbinare ai formaggi di capra.

 

  • Couly Dutheil

12 Rue Diderot, 37500 Chinon
+33.2.47.97.20.20
www.coulydutheil-chinon.com
I grandi vini
Chinon, Clos de l’Olive
Ottenuto da uve Cabernet Franc in purezza provenienti da vigne centenarie in uno degli appezzamenti più vocati di Chinon. Vinificato in acciaio, matura in botti di castagno per un periodo compreso fra i 18 e i 24 mesi. Di colore rosso rubino con riflessi granato. Bouquet intenso e molto persistente, con sentori di frutti di bosco, ciliegie sotto spirito, prugna, liquirizia e spezie. Gusto secco, deciso, armonico. Finale lungo con note di liquirizia e caffè. Vino capace di notevole invecchiamento (15-20 anni), da abbinare alle carni bianche, al manzo ai ferri o al fagiano.
Chinon, Clos de l’Echo Cuvée Crescendo
Ottenuto da uve Cabernet Franc in purezza provenienti da vigne centenarie in uno degli appezzamenti più vocati di Chinon, vendemmiate e selezionate a mano. Vinificato in acciaio, matura in botti di castagno per un periodo compreso fra i 24 e i 26 mesi. Di colore rosso rubino profondo con riflessi granato. Bouquet ampio, complesso e molto persistente, con sentori di frutta cotta, spezie e legno pregiato. Gusto secco, concentrato, armonico e vellutato con tannini nobili e ben integrati. Finale lungo con note di fruttate. Vino da invecchiare anche 25-30 anni e abbinare all’agnello al forno, alle grigliate di carne e al fagiano.

  • Château de Targé

49730 Parnay, +33.2.41.38.11.50
www.chateaudetarge.com
I grandi vini
Blanc de Targé, Saumur
Ottenuto da uve Chenin blanc in purezza. Fermentazione lenta sui propri lieviti con bâtonnage. Di colore giallo paglierino brillante con riflessi dorati. Bouquet intenso, complesso, fruttato e persistente, con sentori di agrumi e miele. Gusto secco, rotondo, caldo e vellutato. Finale lungo con note di frutta matura e tè verde.
Da invecchiare anche un decennio, si sposa al pesce e ai formaggi erborinati.
Saumur Champigny, Cuvée Ferry
100% Cabernet Franc da vigne vecchie, selezionato a mano e vinificato in modo tradizionale e maturato in barrique, per questo vino di grande equilibrio ed eleganza di colore rosso rubino intenso con riflessi granato. Bouquet ampio, intenso e assai persistente con gradevoli sentori di frutta a bacca rossa. Gusto secco, rotondo, di ottimo equilibrio ed eleganza. Finale lungo e pulito con note mentolate. Da lasciare invecchiare per 5-10 anni, ideale in accompagnamento di grandi arrosti.

 

  • Bouvet-Ladubay

Rue de l’Abbaye
St. Hilaire St. Florent, 49400 Saumur
+33.2.41.83.83.83
www.bouvet-ladubay.fr
I grandi vini
Bouvet-Ladubay, Trevor
Ottenuto da uve Chenin blanc per l’80% e Chardonnay per il rimanente 20%. Vinificato con metodo tradizionale, prima fermentazione in fusti di ciliegia e seconda fermentazione in bottiglia per un periodo compreso fra i 24 e 36 mesi. Di colore giallo paglierino con riflessi ambrati, perlage fine e persistente. Bouquet fruttato, con note di fragole e di miele. Gusto secco, pulito, fresco, di buona stoffa ed equilibrio. Eccellente aperitivo o compagno elegante per il salmone affumicato.
Bouvet Rubis Excellence
Ottenuto da uve Cabernet Franc in purezza, vinificate con metodo tradizionale. Prima in legno e seconda fermentazione in bottiglia per un periodo di 18-24 mesi. Di colore rosso rubino brillante, perlage fine e persistente. Bouquet ampio e complesso con sentori di frutti a bacca rossa. Gusto abboccato, fresco, con una esplosione di aromi di frutta: mora, cassis, fragola e lampone. Ha un finale pulito ed è ideale per accompagnare gli antipasti a base di affettati, i risotti o come aperitivo.

  • Château La Varière

49320 Brissac, +33.2.41.9.122.64 www.chateaulavariere.com
I grandi vini
Anjou Villane Brissac La Grande Chevalerie
Un vino ottenuto da uve Cabernet Sauvignon in purezza, selezionate e raccolte a mano una volta maturate completamente, alla metà di ottobre. Resta in barrique nuove per 14-16 mesi e viene imbottigliato senza feltratura. Di colore rosso rubino tendente al granato, al naso risulta ampio, complesso e molto persistente, con sentori di frutta di bosco, liquirizia, tartufo, cuoio e caffè. Gusto secco, assai strutturato, robusto, quasi opulento. Finale lungo con note di liquirizia. Vino capace di notevole invecchiamento, ottimo complemento per la selvaggina.
Château La Varière, Bonnezeaux
Ottenuto da uve Chenin in purezza, completamente botriticizzate, vendemmiate in diversi passaggi. Maturato 18 mesi in barrique. Colore giallo dorato con riflessi topazio, di straordinaria vitalità. Al naso risulta ampio, sontuoso, di grande complessità aromatica, con sentori di miele di acacia, di fiori d’arancio e confettura d’albicocche. Gusto dolce, grasso, equilibrato da un’acidità vivace, di notevole ampiezza ed eleganza. Vino con eccezionali doti d’invecchiamento, superbo con il foie gras, i formaggi erborinati, oppure come vino da meditazione.


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© Riproduzione riservata - 14/09/2011

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