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Sei eventi a Milano per degustare Erbaluce

5 Giugno 2015 Jessica Bordoni
Dici Piemonte e pensi ai grandi rossi da Nebbiolo, Barolo e Barbaresco su tutti. E tuttavia la Land of Perfection – così la Regione si presenta unita al Vinitaly – offre produzioni d'eccellenza anche sul versante dei bianchi: Gavi, Roero Arneis, Timorasso, senza dimenticare l'Erbaluce di Caluso, storica Docg delle colline intorno a Ivrea, disponibile sia in versione ferma, sia spumante (in foto) che passito. All'Hotel Manin di Milano i vini del Canavese Durante i mesi di Expo il Consorzio di tutela dei vini Caluso, Carema e Canavese ha scelto Milano per sei serate-evento nell'elegante cornice dell'Hotel Manin e del suo garden. «Il nostro obiettivo è quello di avvicinare il grande pubblico con la formula del walk-around tasting proponendo una trentina di vini in degustazione», spiega il presidente Gian Luigi Orsolani, anche a capo dell'Enoteca regionale dei vini della Provincia di Torino. «Siamo un piccolo Consorzio, ma con una grande storia alle spalle. Le aziende iscritte sono poco meno di 30, per una superficie complessiva intorno ai 5 mila ettari vitati. Il vitigno a bacca bianca Erbaluce costituisce il centro della nostra attività, mentre tra i rossi spicca l'uva Nebbiolo, che dà vita alle denominazioni Canavese e Carema». Le stime parlano di circa un milione e mezzo di bottiglie targate Erbaluce di Caluso Docg; circa 300 mila bottiglie di Canavese Doc; e circa 70 mila bottiglie di Carema Doc (a cui Civiltà del bere ha dedicato un servizio della serie "Piccole Patrie" sul numero di novembre-dicembre ). Erbaluce di Caluso. Versatile, fresco, capace di vincere il tempo «A metà Ottocento, i vini di Caluso godevano di una fama addirittura superiore a quella del Barolo e dello Chablis. Poi un massiccio fenomeno di industrializzazione ha ridotto drasticamente i volumi e anche la notorietà si è ridimensionata», racconta il sommelier Ais Domenico Tappero Merlo, al fianco dei produttori durante tutte le serate di degustazione all'Hotel Manin. L'anfiteatro morenico della Serra di Ivrea presenta terreni sassosi e sabbiosi, privi o quasi di materia organica (esattamente l'opposto dei suoli delle Langhe). La viticoltura qui è esclusivamente collinare, dai 250 metri in su. «L'Erbaluce è una varietà assai versatile, che ben si presta alla spumantizzazione e regala passiti di grande complessità, sempre apprezzatissimi anche dalla critica. La sua sapidità e l'acidità spiccata garantiscono, inoltre, etichette dalla longevità fuori dal comune. Dal quarto-quinto anno in poi, gli aromi fruttati e floreali lasciano spazio a note di erbe aromatiche, timo, rosmarino e ovviamente idrocarburi». La prossima serata? Martedì 9 giugno Il primo appuntamento della serie Banquet at Manin con i vini del Consorzio Erbaluce di Caluso è andato in scena lo scorso 19 maggio. La prossima serata è in programma per martedì 9 giugno e vedrà la partecipazione delle aziende: La Masera, Orsolani, Cooperativa dei Produttori Erbaluce di Caluso, Cantine Briamara, Santa Clelia, Cantina Sociale della Serra e Ferrando. Per info e costi: The Banquet Society (www.banquetsociety.com).  

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