Un nuovo chef de cave per Romanée-Conti

Un nuovo chef de cave per Romanée-Conti

Sta per concludersi un’era a Romanée-Conti: quella della famiglia Noblet. Dopo quarant’anni di lavoro in cantina, di cui trentadue da chef de cave, Bernard Noblet lascia il Domaine più celebre al mondo per andare in pensione. Sarà Alexandre Bernier, da otto anni suo stretto collaboratore, ad assumere il prestigioso incarico a Vosne-Romanée.

A Romanée-Conti tutto parte dalla vigna

«È una svolta importante, ma la filosofia del Domaine rimane immutata», ha commentato Aubert de Villaine (co-gestore di Romanée-Conti) a Bourgogne Aujourd’hui. «Qui non esistono winemaker “all’americana”. In Borgogna tutto parte dalle decisioni prese in vigna, che determinano anche molte delle scelte di vinificazione e affinamento». I 29 ettari di vigneti (tutti Grand Cru) del Domaine sono condotti a regime biodinamico.

Chef de cave e chef de culture: un lavoro d’orchestra

«Bernard Noblet, in quanto chef de cave, ha avuto un ruolo essenziale in Romanée-Conti Così come ce l’ha Nicolas Jacob, chef de culture (responsabile della vigna, ndr) dal 2007. Ma tutte le decisioni importanti vengono prese in modo collettivo, confrontandosi», conclude Aubert de Villaine. In due parole: «On ne sépare pas la vigne et le vin!»

Si può parlare di “era” Noblet?

Bernard Noblet è figlio d’arte. La sua esperienza in Romanée-Conti ha avuto inizio nel 1978 accanto al padre André Noblet, che dal 1946 al 1985 svolgeva il ruolo di chef de cave e, insieme, chef de culture del Domaine. Quando, con la vendemmia 1986, è Bernard ad assumere l’incarico di chef de cave, la direzione dei vigneti viene assegnata separatamente a Gérard Marlot. Quest’ultimo è stato poi sostituito da Nicolas Jacob nel 2007.

Alexandre Bernier, nuovo chef de cave di Romanée-Conti

Stavolta sarà Bernard Noblet a passare il testimone. Il prescelto è Alexandre Bernier, che a 37 anni sarà ufficialmente il nuovo chef de cave di Romanée-Conti a partire da febbraio. Bernard ha scelto con cura il suo successore: dopo un BTS (brevet de technicien supérieur) in Viticoltura ed enologia e una precedente esperienza al Domaine Chanson Père et fils di Beaune, Alexandre Bernier ha lavorato al suo fianco negli ultimi 8 anni.

 

In foto: Bernard Noblet

Tag: , , ,

© Riproduzione riservata - 17/01/2018

Leggi anche ...

Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino
Senza confini
Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino

Leggi tutto

Bordeaux chiede un sistema di “giusta remunerazione”
Senza confini
Bordeaux chiede un sistema di “giusta remunerazione”

Leggi tutto

La fine dei dazi cinesi basterà a rianimare il mercato del vino australiano?
Senza confini
La fine dei dazi cinesi basterà a rianimare il mercato del vino australiano?

Leggi tutto