In Italia

In Italia

Le sorelle Antinori riportano in vita i tagli bordolesi dell’antica Tenuta di Fiorano

18 Aprile 2011 Andrea Gabbrielli
Saranno Albiera, Allegra e Alessia Antinori a riportare in vita il leggendario vino della Tenuta di Fiorano, prodotto dal nonno materno delle tre sorelle, Alberico Boncompagni Ludovisi, principe di Venosa. La tenuta situata nella zona a sud di Roma, nei pressi dell’Appia Antica in via di Fioranello, è stata per anni un punto di riferimento per la produzione vinicola regionale anche perché già dal 1946 il principe Boncompagni aveva impiantato Merlot, Cabernet Sauvignon e Sémillon accanto alla Malvasia di Candia. Da queste uve nacquero dei vini straordinari, tutti maturati in botti di legno e di grandissima longevità. Per ora sono stati impiantati 4 ettari di vigneto che saranno condotti secondo i dettami della viticoltura biodinamica. In azienda, in passato, aveva lavorato come consulente enologico Tancredi Biondi Santi che allora aveva come apprendista, un giovane Giulio Gambelli. Il Fiorano Rosso, il più famoso dei tre vini prodotti dalla tenuta, era un taglio di 50% Merlot e 50% Cabernet Sauvignon di grande impatto e finezza, spesso evocato per la sua somiglianza con il Sassicaia. La figlia del Principe Boncompagni, Francesca, dal 1966 è la moglie di Piero Antinori. Scomparso nel 2005, prima della sua morte aveva fatto espiantare i vigneti. Dei suoi vini Veronelli aveva scritto che “ti incantano con il primo sorso, ti scavano un solco nella memoria e ti migliorano per sempre”. Le prime bottiglie del nuovo corso sono previste per il 2013-14.

In Italia

WOW! The Italian Wine Competition 2025: i 9 Best in Class

Ecco i vini più meritevoli per tipologia, che hanno conquistato la giuria […]

Leggi tutto

Cantina Terlano: l’evoluzione dei grandi bianchi attraverso le annate

Una verticale che abbraccia oltre trent’anni e le etichette di punta aziendali, […]

Leggi tutto

Barolo Serralunga d’Alba: il 2022 è fuori dai canoni

A Serralunga Day, abbiamo assaggiato Barolo con la menzione geografica comunale che […]

Leggi tutto

Livon e i 40 anni della Donna alata di Erté

Era il 1985 quando Valneo Livon si innamorò di una sinuosa illustrazione […]

Leggi tutto

Rottensteiner presenta Trigon e alza l’asticella del Lagrein

A Milano ha debuttato la nuova etichetta dedicata da Judith e Hannes […]

Leggi tutto

Comitato Conegliano e Valdobbiadene: gli intenti in un Manifesto

Nata un anno fa, l’associazione ha messo per iscritto gli impegni di […]

Leggi tutto

Ricordo di Ampelio Bucci, maestro del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Il produttore marchigiano si è spento il 21 agosto all’età di 89 […]

Leggi tutto

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati