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Italia/Francia. Testa a testa per chi esporta di più in Usa e Inghilterra

12 Aprile 2013 Luigi Pelliccia
Gli Stati Uniti sono il primo Paese importatore del mondo, e continuano a difendere la loro posizione evidenziando grandi potenzialità per i prossimi anni. La loro spinta importatrice nei primi 9 mesi 2012 tocca il +15,7% (dati del Dipartimento del Commercio Usa), confermando quanto questo mercato sia ancora molto lontano da fenomeni di saturazione. Il secondo importatore del mondo è il Regno Unito, dopo il sorpasso subito nel 2011 dagli Stati Uniti. Oltre Manica, il trend di crescita 2012 dell’import si ferma al +8,6%. USA: L'ITALIA È LEADER MA LA FRANCIA RIMONTA - Negli Usa l’Italia conferma la sua leadership, ma mostra una dinamica espansiva (+8,4%) inferiore al trend generale. Il nostro Paese nel 2012 si ferma così al 29,4% dell’import totale, con la perdita di due punti rispetto al 31,4% dei primi 9 mesi 2011. In forte accelerazione, invece, l’import dalla Francia, con un +20,5%, che consente alla quota francese di salire al 26,7% del totale, confermando un processo avviato da tempo. Crescono in modo significativo, anche se con valori largamente minoritari, “comprimari” come Argentina, Cile, Spagna e Nuova Zelanda. UK: LA FRANCIA DOPPIA L'ITALIA - Nel Regno Unito la posizione italiana è quella di secondo fornitore. La sua crescita 2012 si ferma sul +4,8% e su una quota pari al 14,9% del totale, con qualche erosione rispetto al 2011. In luce, invece, ancora una volta, l’import dalla Francia, Paese leader, che segna un +14,7%, consentendo ai “cugini” di raggiungere il 37,7%, a conferma di un “crescendo” costante nell’ultimo triennio. Il terzo fornitore, l’Australia, con un 9,8%, si allinea col passo generale e mostra una leggera flessione. Gli altri fornitori, a seguire, non evidenziano spostamenti significativi.

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