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Il Pallagrello bianco è agile o maturo e sontuoso

18 Settembre 2019 Roger Sesto
Il Pallagrello bianco è agile o maturo e sontuoso

Il Pallagrello bianco è un’uva di grande personalità, pur se di nicchia vista la scarsa quantità disponibile. Fra le sue paladine c’è Manuela Piancastelli di Terre del Principe.

«Prodotti dal 2003», racconta Manuela Piancastelli di Terre del Principe di Castel Campagnano (Caserta), «sia il Fontanavigna, Terre del Volturno Igt sia il Le Sèrole nascono da Pallagrello bianco. La differenza è nello stile: più agile e immediato il primo, venduto nell’annata; più ricco e complesso il secondo, proposto dopo un anno».

Grappoli di Pallagrello bianco

I terreni vulcanici da cui nasce si fanno sentire

«All’inizio la differenza era più evidente, in quanto per Le Sèrole impiegavamo uve da vendemmia tardiva; la fermentazione avveniva in barrique francesi nuove. Negli ultimi anni abbiamo ritoccato il protocollo enologico: uve meno surmature e fermentazione parte in legno e parte in inox, con un successivo assemblaggio, seguito da una sosta in acciaio sur lies di 6 mesi». Il Pallagrello bianco svetta per i profumi balsamici e agrumati, di ananas e albicocca; in bocca entra morbido, poi si fa fresco, sapido e minerale, grazie a suoli in prevalenza vulcanici.

Nella foto Manuela Piancastelli e Peppe Mancini

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