I vincitori del Concours Mondial de Bruxelles 2016
Anche quest’anno i vini italiani sono fra i protagonisti del Concours Mondial de Bruxelles 2016. Le nostre etichette hanno meritato 374 medaglie su 1.322 campioni in gara alla storica competizione enologica internazionale, di cui 13 Gran Oro. Complessivamente, lo Stivale si piazza al terzo posto dopo Francia (571 medaglie) e Spagna (517), anticipando di un gradino il Portogallo (357). In quinta posizione compaiono i vini del Nuovo Mondo con il Cile (158 medaglie), mentre i campioni della nazione ospitante – la Bulgaria – guadagnano in tutto 109 riconoscimenti.
Sempre più concorrenti
Il Concours Mondial de Bruxelles è organizzato dalla società Vinopres della famiglia Havaux (Louis già ai primi anni Ottanta organizzava il Salone Mondiale del Vino nella capitale belga). Questa 23esima edizione ha avuto come sede di svolgimento l’antica città bulgara di Plovdiv. Nato a Bruxelles nel 1994, il concorso è diventato, infatti, dapprima itinerante nelle principali città belghe e poi dal 2006 (edizione di Lisbona) in varie città europee. L’Italia l’ha ospitato due volte: a Palermo nel 2010 e a Jesolo nel 2015. La prossima edizione si svolgerà nel maggio 2017 a Valladolid (Spagna). Anno dopo anno la partecipazione è cresciuta fino ad arrivare agli 8.750 campioni, provenienti da 52 Paesi produttori, di questa edizione. Vini che sono stati degustati e valutati da una giuria composta da una sessantina di commissioni per un totale di 320 esperti internazionali (enologi, sommelier, giornalisti di settore e buyer).
L’Italia al Concours Mondial del Bruxelles 2016
Il mondo del vino italiano ha fatto la sua parte presentando 1.324 campioni (nel 2015 erano stati 1.226) a conferma che le nostre cantine danno sempre più importanza alle medaglie ottenute al Mondial de Bruxelles. Basti dire che in un decennio la partecipazione è più che raddoppiata: dai 571 vini di Maastricht 2007 si è passati appunto ai 1.324 di Plovdiv 2016. A livello regionale, il Veneto ha superato di poco la Sicilia (209 campioni contro 195), seguite da Puglia (179), Toscana (145) e Abruzzo (105). E sono stati proprio i vini di Veneto (73 medaglie) e Sicilia (65) ad accaparrarsi il numero maggiore di medaglie del bottino complessivo italiano (374, di cui 13 gran oro, 121 oro e 240 argento, più due riconoscimenti speciali). Riconoscimenti anche a Toscana (44 medaglie complessive), Puglia (42), Sardegna (24), Piemonte (18), Lombardia (15) e Friuli Venezia Giulia (13).
I nostri 13 Gran Oro
Hanno saputo guadagnarsi la medaglia più prestigiosa del Concours Mondial de Bruxelles 2016: Barriques, Amarone della Valpolicella Doc 2010 di Zeni; Aquilae, Grillo Bio Terre Siciliane Igt 2015 di CVA Canicattì; Castello Svevo, Terre Siciliane Igt 2013 dell’azienda agricola Milazzo; Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Riserva Docg 2006 di Torri Cantine; Don Dona’, Molise Doc 2010 di Cantine Salvatore; Kaid, Sauvignon Sicilia Doc 2015 di Alessandro di Camporeale; Brunello di Montalcino Riserva Docg 2010 de La Togata; Marcus, Veneto Igt 2012 dell’azienda agricola Marco Sambin; Marzagaglia, Gioia del Colle Doc 2011 di Tenuta Patruno Perniola; Brunello di Montalcino Riserva 2010 di Podere Brizio; Barolo Doc 2012 di Rizieri; San Domenico, Valtellina Superiore Docg 2011 di Triacca; Tintilia S, Tintilia del Molise Doc 2012 di Cantine Catabbo. Tutti i risultati sono consultabili sul sito http://results.concoursmondial.com/
Premi speciali e focus sul vino Marsala
Da sottolineare due importanti premi speciali, istituiti per la prima volta, andati ad altrettante aziende italiane quali “rivelazioni 2016” del Concours Mondial de Bruxelles 2016: per il vino bianco alla siciliana CVA Canicattì con l’Aquilae Grillo Bio 2015 e per il rosso alla toscana Podere Brizio con il Brunello di Montalcino Riserva 2010. Tra le novità di questa edizione è da segnalare anche un evento che ha riguardato l’Italia, e in particolare il vino Marsala. Oltre a una trentina di campioni in concorso, un gruppo di giurati internazionali ha potuto seguire un seminario-degustazione per scoprire il mondo di questo storico vino siciliano. Ad illustrarne la storia sono stati Diego Maggio e Luciano Parrinello, membri anch’essi della giuria.
La cultura vitivinicola millenaria della Bulgaria
«È stata la prima volta che il Concours Mondial de Bruxelles ha visitato la Bulgaria», ha commentato Thomas Costenoble, direttore del concorso, «e perciò siamo molto felici di aver portato i nostri degustatori in questo Paese, culla della produzione vinicola da sempre, anche se forse non molti lo sanno. Plovdiv si trova al centro di quella cultura vitivinicola le cui prime testimonianze risalgono a tremila anni fa. Furono gli antichi Traci, infatti, ad introdurre l’agricoltura su larga scala, sviluppando anche i primi vigneti e le prime cantine come rudimentali aree di lavorazione e conservazione del vino».
© Riproduzione riservata - 06/05/2016