DWWA / day 1. Aglianico top, Primitivi spalmabili, super Nieddera e delusione Vermentino
La prima giornata di degustazioni (ieri, ndr) per i Decanter World Wine Awards è stata impegnativa. Nella sala 4 dei Tobacco Docks, tanto carini quanto fuori mano, le commissioni giudicatrici dei vini italiani sono state occupate dalle 9 alle 5 del pomeriggio. In particolare la mia, presieduta da Jane Hunt MW. Abbiamo assaggiato circa 100 vini da Sardegna, Basilicata, Puglia, Sicilia. Una bella prova di forza per chi, come me, in questo momento è alla disperata ricerca di eleganza.
GLI ASSAGGI DI VALORE – Pochi i campioni che si sono infatti distinti in questa tornata: ho assegnato un punteggio superiore ai 90 a soli 5 vini: tre Aglianico del Vulture, un Cannonau (con un “twist” di Cab Sauv) e un blend per me nuovo, Nieddera e Caddiu.
VERMENTINI SOTTO LE ASPETTATIVE – Mediocri le performance dei Vermentino, specialmente quelli di Gallura Docg dove ci si aspetterebbe quel quid che fa una “G” di differenza. Maturi, mediterranei, fin troppo intensi gli altri da ogni cantone sardo. Il miglior bianco dell’isola, per noi della giuria, signori, non è stato un Vermentino, altresì una Vernaccia all’80% con spalla di Vermentino, nella fascia media (8-14.99 sterline). Vino piacevole ma non banale, con una piacevole nota fumé.
A domani, con altri aggiornamenti dal fronte di Londra.
Tag: Aglianico del Vulture, Basilicata, Decanter World Wine Awards, giuria, Nieddera, Puglia, Sardegna, Sicilia, tasting, Vermentino© Riproduzione riservata - 29/04/2014