Cresce la produzione vinicola mondiale nel 2018. I dati Oiv in anteprima

Cresce la produzione vinicola mondiale nel 2018. I dati Oiv in anteprima

Dopo un 2017 molto scarso, la vendemmia 2018 si prospetta come una delle più generose dal 2000. Emerge dai dati diffusi dall’Oiv nel tradizionale incontro con la stampa di fine ottobre.

Le prime stime parlano, infatti, di 282 milioni di ettolitri a livello mondiale, con un incremento di 31 milioni rispetto all’anno precedente, caratterizzato da un raccolto molto scarso.

Trend di crescita in Europa, a partire dall’Italia

In Unione Europea la produzione di vino, esclusi succhi e mosti, registra un incremento del +19%, per un totale di 168,4 milioni di ettolitri, 27,2 milioni in più rispetto ai 141,1 del 2017. La generosità del 2018 si spalma in tutti i principali Paesi produttivi europei. A partire dall’Italia, che mantiene immutata la posizione di leader con 48,5 milioni di ettolitri (+14%), in linea con la media quinquennale. Più significativi gli incrementi registrati da Francia e da Spagna, rispettivamente con 46,4 milioni di ettolitri e 40,9 milioni di ettolitri e con incrementi del +27% e del +26% con livelli stimati superiori agli ultimi cinque anni. A grande distanza, la Germania vede una crescita di 2,3 milioni di hl per un totale di 9,8 milioni di hl che rappresentano il quantitativo più elevato negli ultimi dieci anni. In Romania, con 5,2 milioni di hl, si parla di vendemmia eccezionale, molto superiore a quella, già importante, segnalata nel 2013. Un trend confermato anche da Ungheria (3,4 milioni di hl) e Austria (3 milioni di hl).

Ma c’è chi cala

Produzione in calo del –22%, invece, per il Portogallo, minata da attacchi di peronospora e oidio, per un totale di 5,3 milioni di hl. Si ipotizza che sarà la vendemmia minima degli ultimi sei anni. In Grecia si prevede un decremento del – –15%, per un totale di produzione vinificata a quota 2,2 milioni, in trend negativo dal 2003.

Usa quarto produttore mondiale

Fuori dall’Ue si registra un trend superiore alla media degli ultimi cinque anni. Terzo anno di produzione elevata per gli Stati Uniti, quarto produttore mondiale, con 23,9 milioni di hl vinificati, anche se in calo del -2% rispetto al 2017. Nell’emisfero australe il Paese a più elevato tasso di crescita è il Cile con 12,9 milioni di hl (+36%), seguono Argentina con 14,5 milioni di hl (+23%), mentre il Brasile, con 3 milioni di hl, è in calo del 17% ma con un buon livello di produzione.

Siccità in Africa, qualità elevata in Australia e in Nuova Zelanda

La siccità in Sudafrica ha decretato un calo del -12% rispetto al 2017 per un totale di 9,5 milioni di hl, portando questo Paese al livello di produzione più basso dal 2012. In Australia, dopo due raccolti molto consistenti nel 2016 (13,1 milioni di hl) e nel 2017 (13,7 milioni di hl), la produzione 2018 (12,5 milioni di hl) fa segnare un calo del -9% ma il livello vinificato si mantiene alto rispetto alla media quinquennale. In Nuova Zelanda la produzione aumenta rispetto all’anno precedente e si attesta a un livello elevato di 3 milioni di hl, la terza produzione più alta mai registrata nel paese.

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© Riproduzione riservata - 01/11/2018

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