Dalle Nostre Rubriche

In Italia

In Italia

High tech in cantina. Si può ambire alla perfezione?

12 Luglio 2019 Roger Sesto
High tech in cantina. Si può ambire alla perfezione?

Più che di una vera rivoluzione high tech in cantina, gli enologi parlano dei progressi resi possibili dalla computerizzazione delle loro attività. Dalla tecnologia degli ultrasuoni, ai sistemi di cernita dei grappoli, fino all’uso dell’ozono per sanificare i contenitori.

Prima di parlare delle più recenti innovazioni eno-tecnologiche, occorrono due premesse. In primis, lo spiega l’enologo Gianni Menotti, in questi ultimi anni non sono state messe a punto tecnologie stravolgenti a livello enologico, quanto piuttosto – essenzialmente sulla base di principi fisici – una serie di perfezionamenti dell’esistente. Per esempio, sono stati introdotti degli accorgimenti per preservare la filiera produttiva dall’ossigeno, per evitare la rottura delle bucce in fasi non opportune, per migliorare le tecniche di imbottigliamento

La vera rivoluzione è la computerizzazione in cantina

Se proprio si vuol parlare di “rivoluzione”, essa sta riguardando la computerizzazione delle attività enologiche. Oggi si riesce a monitorare ogni fase della filiera, a pilotarla (anche in remoto), ad effettuare delle analisi fisico-chimiche di una precisione inimmaginabile sino a pochi anni fa. In secondo luogo, alcuni produttori stanno tornando “all’età dell’oro” dell’enologia, rifiutando ogni tecnologia e riattualizzando tecniche vecchie di millenni. Ma, nonostante tutto, Menotti qualcosa di innovativo ce lo propone ugualmente, sebbene ancora nella sua fase sperimentale.

Gli ultrasuoni in vinificazione

Il gruppo di ricerca in Viticoltura ed enologia dell’Università di Udine da anni svolge studi sulle innovazioni tecnologiche in enologia. Uno dei frutti di queste ricerche è l’applicazione della tecnologia a ultrasuoni in vinificazione. Il sistema, attualmente alla fase finale di approvazione Oiv tra le pratiche enologiche autorizzate, consentirà – grazie alla gestione del fenomeno della cavitazione (che consiste nella formazione di zone di vapore gas o vuoto in un fluido che poi implodono producendo un rumore tipico) indotta da ultrasuoni di potenza – di agevolare alcune fasi importanti della vinificazione.

Una tecnologia green

Con un trattamento brevissimo in continuo sul pigiato, tra 1 e 3 minuti, sarà possibile dimezzare i tempi di macerazione delle uve rosse ed eliminare le macerazioni di quelle bianche, ottenendo risultati qualitativi equivalenti o addirittura migliori. In generale la tecnologia a ultrasuoni può considerarsi green, in quanto consentirà di ridurre gli input in enologia e quindi può essere a tutti gli effetti annoverata tra le tecniche sostenibili.

L’articolo prosegue su Civiltà del bere 3/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Camminiamo a piede franco sui sentieri del Carignano

Nel Basso Sulcis è stato inaugurato un percorso a tappe che tocca […]

Leggi tutto

Gavi, carta di identità e appunti di degustazione di un bianco decisamente moderno

Alla scoperta della produzione Docg in 14 calici di altrettante Cantine, con […]

Leggi tutto

Doc Lago di Caldaro: tre interpretazioni della zona classica  

Le scelte agronomiche ed enologiche di Cantina Kaltern, Manincor e Klosterhof, tra […]

Leggi tutto

Surgiva e la mission di valorizzare l’originaria purezza dell’acqua

Compie 50 anni il marchio trentino della famiglia Lunelli leader nell’alta ristorazione […]

Leggi tutto

Gavi: un vino moderno, sempre più studiato e in grado di difendersi dal global warming

Nel 2023 il Consorzio di Tutela ha avviato un progetto in collaborazione […]

Leggi tutto

Conoscere per custodire: Tenuta San Guido riapre al pubblico il Rifugio faunistico Padule di Bolgheri

Istituita nel 1959 da Mario Incisa della Rocchetta, la Riserva ospita più […]

Leggi tutto

Amarone della Valpolicella: Case Vecie e la rivoluzione di Brigaldara

A 500 metri d’altezza c’è chi sta silenziosamente trovando nuovi significati per […]

Leggi tutto

Herita Marzotto Wine Estates è “Leader Esgfi” ai Sustainability Award 2025

Herita Marzotto Wine Estates è stata premiata come “Leader Esgfi” alla quinta edizione […]

Leggi tutto

Bellavista: Alma Assemblage 2, la trilogia evolve

Il secondo capitolo della trilogia realizzata dalla Cantina di Franciacorta con il […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati