Scienze Scienze Jessica Bordoni

Affinamenti spaziali: vino e alcolici in orbita

Affinamenti spaziali: vino e alcolici in orbita

Il futuro della viticoltura è nello spazio? Forse è ancora presto per dirlo. Per avere qualche certezza in più, sono stati avviati i primi esperimenti di affinamento in orbita.

Tra i soggetti impegnati nella ricerca ci sono l’Università di Bordeaux, in collaborazione con la società aerospaziale americana Northrop Grumman e la start-up lussemburghese Space Cargo Unlimited che nei giorni scorsi hanno organizzato il lancio di 12 bottiglie di Bordeaux alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nell’orbita terrestre. Le bottiglie, inserite in un contenitore metallico per evitarne la rottura, resteranno nell’etere per circa un anno e poi saranno riportate sulla Terra per essere analizzate. Come spiega ai microfoni di Sky News Michael Lebert, direttore scientifico dell’esperimento, l’obiettivo è studiare l’invecchiamento del vino nello spazio e gli effetti della micro-gravità sull’evoluzione del prodotto.

La birra da Marte

Ancora più ambiziosa l’impresa del colosso AB InBev (produttore della nota lager Budweiser), deciso a creare la prima birra per micro-gravità su Marte. Da qui l’avvio di una missione spaziale con quattro lanci di alcuni lotti di orzo. Attraverso una procedura automatizzata, la maltazione avverrà in orbita. Poi il malto sarà riportato sulla Terra e confrontato con alcuni lotti di controllo. Come scrive The Drink Business, la società AB InBev ha affermato che «le missioni non solo offriranno spunti sui passi necessari per creare birra sul Pianeta Rosso, ma potrebbero anche darci preziose informazioni per migliorare la produzione di orzo a livello terrestre».

Galileo, il Whisky che riposa 1.045 giorni a gravità 0

Da ricordare anche l’esperimento compiuto dalla Distilleria Ardbeg in collaborazione con la società di ricerca spaziale NanoRacks LLC, che nel 2011 ha lanciato in orbita alcune bottiglie di un suo whisky giovane. Obiettivo del missione? Studiare le conseguenze della permanenza in un ambiente con gravità prossima allo zero per 1.045 giorni. Dal progetto è nata l’etichetta Ardbeg Galileo Single Malt Scotch Whisky, molto pubblicizzata dalla stampa. Lo studio sistematico degli effetti della gravità sul processo di maturazione, tuttavia, è ancora di là da venire. Non ci resta che aspettare.

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© Riproduzione riservata - 12/01/2020

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