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Weekend in Riviera Ligure di Ponente tra fiori, olio e vino
![Weekend in Riviera Ligure di Ponente tra fiori, olio e vino](https://www.civiltadelbere.com/wp-content/uploads/2016/09/monet-bordighera-750x375.jpg)
Dalla Riviera di Ponente bastano pochi chilometri e una buona resistenza alle curve per risalire le strette valli che portano nell’entroterra ligure: castelli, leggende e borghi, sull’orlo di precipizi che si aprono verso il mare. In questa striscia di terra, acqua, orti e case vanno dal confine con la Francia fino al porto di Genova, le Alpi Marittime incontrano gli Appennini e l’impronta piemontese si fa sentire, soprattutto nei vini. Qui sorgono piccole Cantine di qualità, mete enoturistiche di nicchia per trascorrere un weekend in Riviera Ligure di Ponente.
![La Vigna di Arcagna di Terre Bianche](http://www.civiltadelbere.com/wp-content/uploads/2016/09/la-vigna-di-Arcagna-terre-bianche-300x200.png)
La Vigna di Arcagna di Terre Bianche
Il bianco unisce il mare alla montagna
Erbe aromatiche e fragranze floreali, la freschezza alpina e il salmastro degli scogli si uniscono in coro dentro a un bicchiere di Pigato, stretto parente del Vermentino. Elegante e avvolgente, questo vitigno prende il nome dalla voce dialettale “pigàu” per le piccole macchie color ruggine presenti sull’acino. Albenga e la Valle Arroscia sono la terre in cui il Pigato dà i migliori risultati, anche in quanto a complessità e longevità.
La Liguria a bacca rossa
A ridosso dei rilievi vengono coltivati i due vitigni a bacca rossa più diffusi a Ponente: l’Ormeasco e il Rossese di Dolceacqua. Il primo fu portato in Liguria a partire dal 1303 dal Marchese di Clavesana, Podestà di Pornassio, che ne impose la coltivazione con un editto. Dai vigneti posti anche oltre i 500 metri d’altitudine, si ottiene un vino fresco e versatile, anche nella versione rosata conosciuta come Sciac-trà (ovvero pigia e svina) da non confondere con il dolce Sciacchetrà delle Cinque Terre e da abbinare con la sardenaira, focaccia con salsa di pomodoro, aglio, olive taggiasche e acciughe dissalate.
Weekend in Riviera Ligure di Ponente. Da dove partire
Dolceacqua è un borgo della Val Nervia caratterizzato da un suggestivo ponte a schiena d’asino che ispirò molti pittori, tra cui Claude Monet (vedi immagine di apertura). A dispetto del nome, è il vino che rende famoso questo paese. Il Rossese di Dolceacqua ha un colore rubino tenue, un profumo lieve di fragole, rose appassite e spezie mediterranee, e un tannino vellutato. Proseguendo verso l’interno si trovano numerosi paesi che affascinano a prima vista: come Apricale con le sue salite e i carrugi che ogni estate fanno da palco al teatro onirico e itinerante della Tosse, fino a Triora, famosa per il pane e le streghe: è un itinerario che tocca una Liguria che non ci si aspetta.
![La cantina di Bio Vio](http://www.civiltadelbere.com/wp-content/uploads/2016/09/Bio-vio-300x206.png)
La cantina di Bio Vio
L’accoglienza e il progetto didattico di Bio Vio
Nell’entroterra di Albenga, l’azienda Bio Vio coltiva erbe aromatiche, uliveti e vigneti con il filo conduttore dell’agricoltura biologica. Bio Vio, inoltre, è anche agriturismo e dispone di ampie camere: è un ottimo punto di partenza per diversi tipi di escursioni. L’accoglienza è legata anche alla volontà di far conoscere il lavoro del vignaiolo e l’agricoltura sostenibile con il progetto Cantine Didattiche. Oltre alla versione passita, il Pigato è proposto in tre diverse etichette: Grand-Père è quella più complessa, prodotta con un’antica tecnica di vinificazione. Il risultato è un vino autentico e vibrante.
Bruna, il Pigato per gli abbinamenti più complessi
A Ranzo, nella Valle Arroscia, ha messo radici la famiglia Bruna, interprete magistrale del Pigato, che della passione per la vigna ha fatto una bandiera di eccellenza dei vini liguri. U Baccan, prodotto dalle uve delle piante più vecchie del vigneto storico Russeghine caratterizzato da argille rosse e poco distante dal mare di cui conserva nel bicchiere tutta la sapidità. La grande personalità e la persistenza di questo vino riescono a sostenere molte sfide culinarie, in particolare con ricette a base di pesce.
I vitigni e i vini di Casa Lupi
Piccola, ma importante realtà Casa Lupi. L’azienda fondata negli anni Sessanta si trova a Pieve di Teco, provincia di Imperia. Da subito l’intento fu quello della ricerca della qualità. Sotto questo nome l’azienda produce Pigato e Vermentino, Rossese e Ormesco. Per Noi, invece, è il nome di un nuovo progetto: 100% uva Granaccia (o Alicante, di antica provenienza spagnola), dedicato a tutte le persone che fanno e hanno fatto parte della vita di Massimo Lupi, che oggi porta avanti il progetto di famiglia.
![Grappolo di Pigato](http://www.civiltadelbere.com/wp-content/uploads/2016/09/grappolo-pigato-300x284.png)
Grappolo di Pigato
I due territori di Tenuta Selvadolce ai confini con la Francia
Nell’estremo ponente ligure di Bordighera, in mezzo a vigneti, ulivi secolari e bouganville, nasce Tenuta Selvadolce azienda agricola biodinamica. La tenuta si sviluppa su due realtà molto diverse anche se a pochi chilometri di distanza: A Ciapissa, ai piedi del monte Caggio che protegge l’area dai venti, è situata a 600 metri s.l.m. nel comune di Perinaldo. Piccole terrazze sostenute da vecchi muri a secco ospitano un vigneto centenario di uva Rossese sul quale è stata effettuata una selezione massale per preservare i vecchi cloni. Qui viene prodotto il Rosso Se non filtrato. La vigna Selvadolce, invece, si trova sulle alture di Bordighera dove è più importante l’influenza marina.
Il Rossese da vigne centenarie di Terre Bianche
Con il mare di fronte e protetti alle spalle da alte montagne, a Terre Bianche si producono vini dall’intrigante storia e sapore. Bricco Arcagna è l’interpretazione del Rossese di Dolceacqua da vigne centenarie, la sintesi di decenni di esperienza e una produzione limitata a circa 3.000 bottiglie all’anno. In etichetta è raffigurato il casolare tra antichi vigneti di Rossese, sede della locanda e agriturismo dell’azienda che può ospitare fino a 18 persone. Tra i bianchi il Pigato Arcana Bianco è prodotto con le uve della vigna di Terrabianca, zona di argilla bianca e marne blu che dona ai vini note minerali e sapide.
![Dolceacqua](http://www.civiltadelbere.com/wp-content/uploads/2016/09/Dolceacqua--300x169.png)
Dolceacqua
Dove mangiare
– Da Delio, ad Apricale: veranda per l’inverno e terrazza all’aperto in estate, il ristorante offre una cucina del territorio basata sui prodotti che la campagna circostante offre stagionalmente.
– Magiargè Vini e Cucina, a Bordighera: il motto dell’osteria è “pochi piatti e tanti vini”, ma pochi significa soprattutto ben preparati. Ricette semplici e gustose da abbinare a centinaia di etichette da tutta Italia.
– Ristorante Sarri, a Imperia: la cura del dettaglio e del gusto, anche quando la cucina è estremamente semplice, ma proprio per questo ancora più difficile. Consigliamo il menu degustazione “Lasciatemi fare”.
– Il Giardino del Gusto, a Ventimiglia: giovani e promettenti, atmosfera calda e accogliente, specialità di pesce cucinato magistralmente, ma anche di carne. La carta dei vini è ampia con una ricerca di vini naturali.
Dove dormire
– Le Gemme, B&B a Dolceacqua
– Valle Ponci, agriturismo a Finale ligure
– Poggio dei Gorleri, cantine e wine resort a Diano Marina
Tag: weekend Riviera di Ponente, weekend Riviera Ligure di Ponente© Riproduzione riservata - 11/09/2016
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