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Vivai Cooperativi Rauscedo all’Infoday: le anticipazioni di Sartori

8 Settembre 2011 Monica Sommacampagna
Ottant’anni di ricerca nel settore vivaistico e nuovi progetti in cantiere per Vivai Cooperativi Rauscedo. Se ne parlerà domani nella sede di Rauscedo (Pordenone) in occasione dell’Infoday per la stampa dove, oltre a fare il punto sulle principali innovazioni in viticoltura sviluppate a partire dagli anni Venti da VCR, verranno presentati in anteprima gli esiti della collaborazione con l’Università di Udine e l’Istituto di Genomica applicata per individuare le potenzialità agronomiche ed enologiche di nuovi vitigni resistenti alle malattie. «Trentaquattro ibridi di quarta generazione e non transgenici messi a dimora al Centro Marze VCR di Grado su cui abbiamo effettuato microvinificazioni e analisi sensoriali hanno rivelato notevole affinità con i loro “genitori” e resistenza a peronospora, oidio e Botrytis senza effettuare trattamenti, il che apre nuove prospettive per una viticoltura sempre più rispettosa dell’ambiente», ci ha anticipato Eugenio Sartori, direttore di Vivai Cooperativi Rauscedo. Il progetto, seguito dal professor Raffaele Testolin, è in dirittura di arrivo: Sartori ci dice che l’anno prossimo, dopo aver definito gli ibridi interessanti per una coltivazione su larga scala, verrà fatta richiesta al Ministero per l’iscrizione al Registro delle varietà e che, se la procedura andrà a buon fine, nel giro di quattro anni saranno disponibili le prime barbatelle. Tra le nuove selezioni di viti da vino resistenti alle malattie rientrano i tipi Chardonnay, Cabernet e Sangiovese. All’Infoday sarà focalizzata inoltre l’attenzione sulle microvinificazioni sperimentali per produrre prototipi di vini ottenuti da cloni e valutarne le caratteristiche sensoriali. E non solo. «Da due anni abbiamo messo a punto macchine per effettuare  innesti ad incastro multiplo automatizzato che permette una continua disinfezione per evitare l’eventuale propagazione di virus da talea a talea», ha detto Sartori, «Abbiamo inoltre realizzato una macchina per effettuare l’Elisa test su tralci di vite con una procedura manuale». L’attività di selezione clonale di Vivai Cooperativi Rauscedo si proietta quindi oltre le frontiere già raggiunte. Il bilancio è molto positivo: oggi VCR ha generato circa 350 cloni omologati riconosciuti, pari a un terzo di quelli che circolano in Italia. La produzione di piante ammonta a 55 milioni, di cui 29,7 vendute in Italia e 25,3 all’estero per un fatturato complessivo di 50 milioni di euro. Guardando al futuro Sartori commenta: «In periodi di crisi per la vitivinicoltura bisogna puntare sull’innovazione e aprirci nuove strade, evitando di adagiarci sulle produzioni standard».

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