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VitignoItalia 2012 premia qualità, giovani e territorio

5 Luglio 2012 Civiltà del bere
È Testamatta 2009 dell’azienda agricola Bibi Graetz di Fiesole (Firenze) il miglior vino in esposizione a VitignoItalia 2012, decretato vincitore fra 300 etichette in gara. L’VIII Salone nazionale dei vini di Castel dell’Ovo (Napoli) – dodicimila visitatori per tre giorni (20-22 maggio) – ha insignito l’azienda toscana del Gran Premio VitignoItalia lunedì 21 maggio alla presenza di Chicco de Pasquale, presidente della manifestazione. NOVITÀ DEL CONCORSO - Quest’anno il concorso enologico del Salone rivoluziona i criteri di assegnazione dei premi, abbandonando la classificazione per vitigno, che portava a escludere anche etichette di alto livello, qualora non fossero prodotte da un'unica varietà d’uva. I campioni in gara per il 2012 erano infatti suddivisi e valutati secondo le classiche tipologie: bianco, rosso, rosato, spumante e passito. Inoltre sono stati assegnati tre riconoscimenti speciali per premiare le aziende attente alla qualità, alla valorizzazione del territorio e alle nuove generazioni. La degustazione valutativa, assolutamente anonima, è affidata a una giuria di professionisti e giornalisti di settore, con esperti della Scuola Europea Sommelier, tutti coordinati da Francesco Continisio, presidente nazionale della Scuola. PREMI SPECIALI - Il Premio Speciale VitignoItalia, per le aziende che hanno ottenuto il miglior risultato in tre categorie, va a Volpe Pasini di Togliano (Udine) con le etichette Cripto, Merlot Focus e Sauvignon Zuc di Volpe (punteggio totale 262,36). La Casa friulana vince anche il Premio Speciale per i Giovani, dedicato alle aziende che comprendono un giovane under 30 fra i soci o i titolari, con Francesco Rotolo (nato il 20 gennaio 1988), accanto a Cantine Federiciane di San Severo (Foggia) con Antonio Palumbo,  nato il 27 luglio 1982. Il Premio Speciale per il Territorio è assegnato invece a Terredora di Montefusco (Avellino). MEDAGLIE ORO E GRAN ORO - Per ricevere un riconoscimento, i vini devono ottenere almeno 84 punti. Si aggiudicano la gran medaglia d’oro Ben Rye 2009 di Donnafugata e Francesco Iacono, Franciacorta Riserva Docg 2004 dei F.lli Muratori. Insigniti della medaglia d’oro, invece, i bianchi Zuc di Volpe, Sauvignon 2011 di Volpe Pasini, Biancosesto  2011 di La Tunella e Vigna Caracci 2008 di Villa Matilde; i rossi Villa Gemma, Montepulciano d'Abruzzo 2005 di Masciarelli e Bosco Caldaia 2007 di Masseria Venditti; il rosato Terre Cerase 2011 di Villa Matilde; lo spumante Flaegreo di Cantine Federiciane; i passiti Nes, Passito di Pantelleria 2009 di Duca di Castelmonte, Giardini Arimei, Ischia Passito dei F.lli Muratori e Recioto di Soave di Trabucchi. GLI ARGENTI - Vincono la medaglia d’argento i bianchi Gibelè 2011 di Duca di Castelmonte, Lighea 2011 di Donnafugata, Il Disperato Bianco delle Venezie 2011 di Buglioni, Ofithe, Pecorino 2011 di Moncaro e Sogno di Rivolta 2010 di Fattoria la Rivolta; fra i rossi, Amarone della Valpolicella 2006 di Trabucchi, Cúmaro, Rosso Conero 2008 di Umani Ronchi, Taurasi Pago dei Fusi 2006 di Terredora, Aglianico d'Irpinia 2010 di Fonzone e Amarone della Valpolicella 2007 di Buglioni; i rosati Mongolfiere a San Bruno 2010 di Fattoria la Rivolta, Aglianico del Taburno rosato 2011 di Fontanavecchia, Rosae Novae Irpinia rosato 2011 di Terredora; fra gli spumanti, Prosecco di Valdobbiadene Millesimato di Progettidivini e Cripto Metodo Classico cuvée brut di Volpe Pasini; nella categoria dei passiti, Autentica 2007 di Cantine del Notaio, Noans  2010 di La Tunella, Tor di Ruta Verdicchio dei Castelli di Iesi Passito 2007 di Moncaro, Privilegio dei Feudi San Gregorio e Sciacchetrà Cinqueterre 2008 di Terenzuola. BIODIVINO IN CAMPANIA - Un’area di VitignoItalia,  dedicata alla produzione biologica, il 21 maggio ha ospitato la consegna ufficiale dei premi di Biodivino in Campania. Il concorso, promosso dall’assessorato all’Agricoltura della Regione, ha visto l’adesione di 19 aziende vitivinicole campane, con vini biologici e biodinamici. Primi classificati sono il Sannio Fiano Taburno Dop 2011 della fattoria La Rivolta di Torrecuso (Benevento) per la categoria bianchi; Vigna Pezza La Corte, Aglianico del Taburno Doc 2006 dell’azienda Ocone di Ponte (Benevento) fra i vini rossi; Panormo, Igt Paestum rosso 2010 di Il sentiero del riccio, a Sicignano degli Alburni (Salerno) per la tipologia “senza solfiti aggiunti”. [nggallery id=13 template=carousel]

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