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Vitae, il progetto editoriale Ais ora ha una Guida

4 Novembre 2014 Maria Cristina Beretta
È stata stampata in 45 mila copie, ma non sarà a disposizione del pubblico: andrà ai 35 mila soci, che potranno usarla come strumento in più nella loro attività di ambasciatori del vino italiano. Antonello Maietta, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier, ha così esordito alla presentazione della Guida Vitae 2015, svolta ieri all’Hotel Magna Pars Suites di Milano. Il tomo, che pesa più di due chili e ha oltre 2000 pagine, è la prosecuzione del progetto editoriale Vitae, che parte dalla rivista patinata trimestrale nata quest’anno. LA GUIDA IN CIFRE - La guida raccoglie i risultati di 28 mila degustazioni svolte all’interno dei 22 distretti regionali (l’Emilia è separata dalla  Romagna e il Trentino dall’Alto Adige) con una scrematura di 2 mila aziende e una media di 5 vini segnalati per ciascuna di esse, per un totale che sfiora i 10 mila prodotti. La valutazione segue il simbolo della vite, da 1 a 4; il primo livello va da 75 a 79 centesimi, il secondo arriva a 84, il terzo a 89 e il quarto supera i 90 punti. Inoltre, con il simbolo del Tastevin, l’Associazione ha voluto mettere in luce i vini “4 viti” che hanno dato una svolta al territorio, ancorandosi ad esso e dando valore alla zona produttiva. In molti casi sono frutto di un lavoro meritevole di recupero di una gloriosa storia passata. I "4 VITI" CHE VALORIZZANO IL TERRITORIO - Ecco le etichette premiate con il Tastevin, in ordine regionale: Valle d’Aosta Blanc de Morgex et de La Salle 2013 di Albert Vevey; Derthona Timorasso Sterpi 2012 di Vigneti Massa; Grignolino del Monferrato Casalese Bricco del Bosco Vigne Vecchie 2009 di Accornero; Moscato di Scanzo 2011 di Biava; Colli di Conegliano Torchiato di Fregona 2009 di Cantina Produttori di Fregona; Trento Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2004 di Ferrari; Alto Adige Terlano Pinot Bianco Rarità 2002 di Cantina di Terlano; Chardonnay La Bora di Kante 2006 di Kante; Dut’Un, Venezia Giulia Bianco 2001 di Vie di Romans; Rossese di Dolceacqua Superiore Posaù 2012 di Maccario Dringenberg; Otello Nero di Lambrusco 1813 2013 di Ceci; Romagna Albana secco di Condronchio 2012 di Fattoria Monticino Rosso; Chianti Rufina Vigneto Bucerchiale Riserva 2011 di Fattoria Selvapiana; Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice 2007 di Tenuta Vitereta; Orvieto Classico Superiore Campo del Guardiano 2012 di Palazzone; Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 2012 di Bucci; Cesanese di Olevano Romano Cirsium Riserva 2010 di Damiano Ciolli; Montepulciano d’Abruzzo I Vasari 2012 di Barba; Tintilia del Molise Embratur Riserva 2007 di Cantina Valtappino; Ischia Biancolella Frassitelli 2013 di Casa D’Ambra; Primitivo di Manduria Es 2012 di Gianfranco Fino; Aglianico del Vulture 2011 di Basilisco; Cirò Rosso Classico Superiore Aris 2011 di Arcuri; Pasito di Pantelleria Bukkuram Sole d’Agosto 2012, Marco De Bartoli, Malvasia di Bosa Riserva 2010, Giovanni Battista Columbu. Sempre al Magna Pars Suite, e questa volta dedicato al pubblico, è stata aperta la degustazione degli oltre 400 vini “quattro viti” dalle ore 14 fino alle 22. Il contenuto della Guida sarà a breve noto al pubblico attraverso il sito dell’Ais:  www.aisitalia.it, sul quale appaiono già le segnalazioni dei vini del podio.

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