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Visita al Padiglione Vino di Expo 2015

29 Maggio 2015 Maria Cristina Beretta
Vino - A Taste of Italy. Il padiglione del vino italiano in Expo «ci dà l'idea delle grandi potenzialità della nostra vitivinicoltura, l'unica al mondo che vanta una ricchezza di ben 500 varietà». Queste le prime parole del ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina all'inaugurazione del padiglione il 23 maggio. Lo spazio creato da Veronafiere (Vinitaly) per Expo 2015 era già attivo sin dall’apertura della manifestazione milanese, a inizio mese, ma è stato presentato ufficialmente sabato scorso. Lo abbiamo visitato proprio in questa occasione.

Padiglione Vino. Tre percorsi suggestivi per tutti

La struttura si sviluppa su tre piani ed è pensata per accogliere anche chi non sa nulla di vino. All’ingresso si comincia raccontandone la storia millenaria sul territorio nazionale, con affreschi e immagini che scorrono sulle pareti e una suggestiva collezione di oggetti del vino provenienti dal Museo di Torgiano, della Cantina Lungarotti. Il percorso continua e si focalizza sull'analisi sensoriale: dalla vista, con grosse ampolle in vetro che esemplificano i colori del vino, all’olfatto, con una serie di contenitori a parete che ne serbano i profumi. Una grande scultura dorata, infine, introduce la terza area, dedicata alla cultura del vino. L'opera rappresenta il flusso del liquido, le cui gocce descrivono sulle pareti i nomi del vitigni e delle Denominazioni.

Un piano dedicato alla degustazione

Per gli assaggi si sale al primo piano. Si acquista una tessera da 10 euro che vale per tre degustazioni. L’elenco delle tipologie è consultabile anche tramite app. I vini sono ospitati in teche e collegati ad appositi erogatori: si sceglie la tipologia, si inserisce la tessera e si ottiene il calice. La suddivisione è per regione o per gruppi aziendali: in tutto 1.300 vini, con rotazione ogni due mesi. Con sommelier a disposizione per spiegazioni o approfondimenti, e una saletta riservata che lascia alle aziende la possibilità di raccontare i propri prodotti e territori. Vino a Expo 2015: un approccio libero L’idea che ha voluto portare avanti la Fiera di Verona, a cui è stata affidatata l’organizzazione del padiglione, è di lasciare al visitatore estrema libertà nel suo approccio ai prodotti. Il comitato scientifico, presieduto dall’enologo Riccardo Cotarella, ha voluto strutturare lo spazio per coinvolgere i neofiti informandoli in modo semplice e suggestivo, permettendo al contempo di approfondire le conoscenze di chi ne sa già molto. Il percorso si conclude al terzo piano, in terrazza, con una struttura a vetri realizzata per ospitare incontri privati e aperti al pubblico. L'itinerario completo del padiglione, e un approfondimento più generale su come il vino è presentato in Expo, appariranno sul numero di maggio-giugno di Civiltà del bere (presto in edicola!).

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