In Italia In Italia Elena Erlicher

VinoVip 2019, al centro del mondo del vino

VinoVip 2019, al centro del mondo del vino

Domenica 14 luglio è stata inaugurata la XII edizione di VinoVip Cortina, la due giorni organizzata da Civiltà del bere che riunisce il gotha del vino italiano nella perla delle Dolomiti.

La manifestazione biennale quest’anno ha visto protagoniste 54 Cantine italiane provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato a talk show, masterclass, anteprime cinematografiche, per concludersi con il tradizionale Wine-tasting delle Aquile al Rifugio Faloria.

Un’edizione cinematografica

«Questa è un’edizione particolare», ha esordito Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere, «in un certo senso cinematografica, che si distingue per la proiezione di due film che raccontano cose assai diverse: il cortometraggio “Vino, l’eterna ricerca di eccellenza” e il film “André – The Voice of Wine” che celebra André Tchelistcheff, fra i padri dell’enologia californiana (quest’ultimo proiettato il giorno seguente, nda)».

Il contributo di Foragri

Il cortometraggio è stato realizzato con il contributo di Foragri – Fondo interprofessionale per la formazione in agricoltura, ente che eroga corsi, lezioni e formazione ad altissimo livello studiati per il mondo della vitivinicoltura e che coprono tutta la filiera: dalla scelta delle barbatelle al marketing internazionale. «E da quest’anno la nostra offerta formativa sarà anche certificata e riconosciuta a livello nazionale, come competenza acquisita», ha spiegato Stefano Bianchi, presidente di Foragri.

Il cortometraggio “Vino, l’eterna ricerca di eccellenza”

«È stata una bella sfida realizzare questo mini-documentario», ha detto il regista Simone Marcelli, dell’associazione Catrina, «non parlando di vino ma dell’eccellenza che sta intorno alla produzione di vino». E così passando attraverso le citazioni sul vino di Galileo Galilei, Wolfgang Goethe, Jorge Luis Borges… si snoda il racconto (con la voce narrante di Alessandro Torcoli) per immagini evocative che tocca temi chiave come terra, vite, legno, tecnologia, cantina, mondo e per finire, appunto, vino.

L’indagine sulle 54 Cantine

Dopo la proiezione, è stata presentata l’indagine “Variabili del successo” a cura del Centro Studi Management DiVino della società veronese Studio Impresa, che ha preso ad oggetto le 54 Cantine di VinoVip con una duplice analisi: quantitativa (elaborando i bilanci aziendali degli ultimi 5 anni – 2013-17) e strategica (con un questionario sulle scelte d’impresa). Dal punto di vista quantitativo, il fatturato totale 2017 si attesta su oltre 2 miliardi di euro con un aumento del +19% nel quinquennio e con parametri di redditività in crescita del +30% (Ebitda) e del +48% (Ebit) e il reddito netto in salita del +115%.

Le variabili di successo di un’azienda

«Le Cantine esaminate hanno differenze di dimensioni», ha spiegato Luca Castagnetti di Studio Impresa, «e, dal punto di vista strategico, investono chi ricorrendo alla leva finanziaria per rinnovare strutture e macchinari e chi in acquisti di nuovi vigneti». Ma ad accomunarle è ciò che dai questionari è risultato strategico per il loro successo. Prima di tutto, che cosa compra il cliente? Il valore del brand e la qualità del prodotto. E quali sono i processi di successo? La valorizzazione del territorio, la fidelizzazione della clientela, ma anche l’attenzione alla sostenibilità.

Il talk show “Tra desiderio e mercato”

La parola è poi passata ai produttori protagonisti di VinoVip 2019, con il talk show “Tra desiderio e mercato”, intervistati dallo stesso Alessandro Torcoli e da Davide Gaeta, professore di Economia d’impresa vitivinicola e Politica vitivinicola dell’Università di Verona. Il confronto ha tracciato non solo il bilancio ma anche le direttrici del nostro settore tra aspirazioni, desideri e mercato.

Investimenti materiali e immateriali

Se per Piero Mastroberardino, vicepresidente di Federvini e presidente dell’Istituto Grandi Marchi, «l’identità di un’impresa passa dal coraggio di sapersi strutturare», per Alessandro Lunelli di Cantine Ferrari – Tenute Lunelli «un’azienda patrimonializzata accelera il credito, ma crea difficoltà sul fronte della redditività. Per questo occorre anche una visione “di cuore” proiettata al futuro e agli investimenti per le nuove generazioni». Raffaele Boscaini di Masi Agricola ritiene sempre più importanti gli investimenti «in contenuti immateriali, come la valorizzazione del territorio con un marchio collettivo, ma anche in ricerca e sviluppo con una scuola di imprenditoria». Per Patrizia Chiari di Tenuta L’Impostino, «l’elemento fondamentale per investire nel mondo del vino è la passione». Per Andrea Lonardi di Bertani Domains al reddito d’impresa contribuiscono anche stile e tipicità del vino.

Il mondo dei Consorzi

L’esperienza del mondo consortile è stata portata da Albino Armani, presidente del Consorzio delle Venezie Doc, che ha parlato dell’esigenza degli enti di tutela di avere una mentalità industriale e di saper creare valore. Mentre Angela Velenosi ha spiegato le strategie di successo di un territorio piccolo come quello del Piceno, ora balzato alla ribalta dello scenario internazionale, e Michele Bernetti di Umani Ronchi ha descritto la capacità di aggregazione dell’Istituto Marchigiano di tutela vini, che riunisce insieme ben 15 denominazioni. Sergio Zingarelli di Rocca delle Macìe, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, ha raccontato la nascita della Gran Selezione, «che rappresenta la miglior selezione del territorio».

L’importanza del brand

Per Nadia Zenato è fondamentale il brand, ma non solo quello aziendale: «Diventa sempre più importante far conoscere il territorio, la storia del vino legato al suo contesto culturale, connettendolo con le altre eccellenze territoriali». Roberto Castagner ha parlato dell’importanza del marchio collettivo, senza il quale, per esempio, «la grappa non andrebbe da nessuna parte e non saprebbe distinguersi come prodotto di lusso».

La valorizzazione del territorio

Elvira Bortolomiol ha raccontato il progetto “residenza d’artista” nato per i 70 anni dell’azienda e creato per legare il vino all’arte. Chiara Lungarotti ha ricordato come la valorizzazione di un territorio passi anche attraverso l’enoturismo.

Le criticità del mondo del vino

Alcune criticità sono state individuate nei controlli burocratici eccessivi (Angelo Maci di Cantine Due Palme) e in un sistema normativo antiquato che non aiuta a sviluppare idee commerciali dirompenti (Sandro Bottega).

Lo sviluppo della sostenibilità

Di sostenibilità e rispetto per l’ambiente si è parlato con Luca Rigotti di Mezzacorona: «Stiamo lavorando con il ministero per unificare le certificazioni nell’ambito della sostenibilità del vino e così poterle meglio promuovere all’estero».

La complessità del mondo-vino

«Quello del vino è un mondo ricco e complesso», ha concluso Ernesto Abbona, presidente Uiv, «dove ogni area ha le sue eccellenze. Un mondo difficilmente rappresentabile in sede europea per proporre mozioni unitarie».

Premio Khail a Piero Mastroberardino

La prima giornata di lavori si è conclusa con una cena suggestiva ai 2123 metri del rifugio Faloria, con una selezione di vini e distillati dei protagonisti di VinoVip. Durante la serata è stato consegnato il Premio Khail, riconoscimento intitolato al fondatore di Civiltà del bere e destinato a un personaggio che si è particolarmente distinto nella valorizzazione del vino italiano nel mondo. Ad aggiudicarsi il riconoscimento 2019 è stato Piero Mastroberardino: «L’impegno nella valorizzazione del vino italiano lo condivido con il corteo di noi produttori, che ci ritroviamo insieme e condividiamo esperienze, come in questi momenti di aggregazione e confronto a VinoVip, che ci sono utili per affrontare e risolvere le problematiche del nostro mondo».

Foto in apertura: credits Quanto Basta

Le cronache complete saranno in edicola da metà agosto su Civiltà del bere 4/2019 (disponibile anche online).

Leggi anche:

André Tchelistcheff, il visionario innovatore

Sogni e sfide del mercato al Wine-tasting delle Aquile

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© Riproduzione riservata - 19/07/2019

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