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Vinitaly 2023. Numeri, novità e anticipazioni dai vertici di Veronafiere

Vinitaly 2023. Numeri, novità e anticipazioni dai vertici di Veronafiere

Obiettivo della fiera è la promozione del settore vinicolo in un rapporto di confronto continuo con operatori ed espositori. Quest’anno è presente la Cina e si potenziano gli appuntamenti dedicati al business. I trend degli Orange Wine e MicroMegaWines. Le parole del presidente di Veronafiere Federico Bricolo e dell’ad Maurizio Danese.

Vinitaly è alle porte. La 55a edizione si svolge dal 2 al 5 aprile a Verona, ma arriva ai cancelli di partenza già ben avviata, dopo i roadshow di gennaio e febbraio, organizzati dalla fiera con Ice-Agenzia e il sistema delle Camere di commercio, che hanno portato il vino italiano in 9 Paesi per 13 tappe in 12 città e 3 continenti – Europa, Asia e Nord America – che rappresentano complessivamente i due terzi del totale delle nostre esportazioni enologiche (cioè 10,5 milioni di ettolitri e 3,8 miliardi di euro, dati Osservatorio Uiv-Vinitaly, settembre 2022).

Gli investimenti messi in campo da Veronafiere

«Un’iniziativa di promozione senza precedenti nella storia della manifestazione», commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, «che si va ad aggiungere all’investimento di oltre 3 milioni di euro messi in campo dalla fiera per l’incoming di buyer e operatori in vista di Vinitaly. Il grande lavoro di squadra ha coinvolto le istituzioni, l’Ice e il sistema camerale, oltre alla nostra rete di rappresentanza estera. Un’attività in linea con la mission aziendale che guarda in primis alla promozione delle etichette italiane, in un momento particolarmente delicato per il settore».
Prosegue, quindi, il percorso di rinnovamento intrapreso da Vinitaly lo scorso anno, che aveva portato alla prima edizione post-pandemia 88 mila operatori da 139 Paesi.

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere

Al fianco dei produttori e dei consumatori

«Stiamo lavorando su una bisettrice molto chiara, fondata sul confronto con gli operatori, gli espositori e, ovviamente, il nuovo modello di business di Veronafiere», dichiara l’ad Maurizio Danese. «Siamo consapevoli del ruolo centrale di Vinitaly nell’ambito della promozione e dell’internazionalizzazione del settore, tra i più strategici del made in Italy, con una bilancia commerciale in attivo di circa 7,5 miliardi di euro l’anno, che incide per oltre il 40% del saldo import-export di tutto l’agroalimentare. Per questo, anche attraverso i roadshow, abbiamo attivato una campagna di comunicazione per favorire la conoscenza del vino italiano, il consolidamento delle relazioni con i buyer e l’incoming a medio termine. Abbiamo voluto dare un segnale forte al settore e allo stesso tempo abbiamo avuto risposte importanti da parte di importatori e operatori dei principali mercati mondiali».

Il ritorno della Cina

La prima risposta arriva con l’atteso ritorno della Cina, che è presente con i principali operatori dell’Horeca come il Gruppo Bottega, Ensue, Vino Bento e Wine Universe, con importatori come Cws, Interpocrom e Asc, e con piattaforme di e-commerce come Lady Penguin e Vinehoo. Senza dimenticare la presenza dagli altri principali mercati di sbocco ed emergenti, quali Usa, Germania, Uk, Canada, Corea del Sud e Sudamerica.

Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere

Il potenziamento delle iniziative business

I riflettori sono sempre puntati sul business con il potenziamento in chiave innovativa dei b2b diretti aziende/buyer, oltre al rafforzamento del formato Taste and Buy con operatori specializzati individuati dalla rete fiera in collaborazione con le imprese e all’incremento della partecipazione della quota estera. In questa direzione si muove anche la piattaforma digitale Vinitaly Plus volta al consolidamento dei rapporti commerciali lungo tutto il corso dell’anno e che permette di fissare un’agenda di incontri durante i giorni di manifestazioni tra buyer e produttori. All’interno dello strumento digitale sono inoltre presenti 17 mila etichette degli espositori ed è possibile dialogare in 10 lingue.

I vini orange e le piccole produzioni di eccellenza

Tornano anche le aree tematiche ideate nelle scorse edizioni e dedicate ai trend del momento, come quella sugli Orange Wine, il “quarto colore del vino”. Grande attesa anche per MicroMegaWines – Micro Size, Mega Quality, curata dal wine writer Ian D’Agata, che offre produzioni di nicchia a tiratura limita e di altissima qualità, come il piemontese Albarossa, il veneto Dorona, il maceratino Ribona e il calabrese Nerello Mascalese.

Le altre aree tematiche

Vinitaly Bio aumenta la propria offerta nell’ambito dell’Organic Hall; mentre lo spazio riservato all’arte della miscelazione dei cocktail di Mixology offre masterclass e appuntamenti guidati da alcuni dei bartender più talentuosi presenti sulla piazza. Tra le new entry dell’International Wine Hall, il padiglione dedicato alla produzione internazionale, Armenia, Bulgaria, Algeria e Tunisia si presentano in collettiva e nasce il progetto Open Balkan (Macedonia del Nord, Albania e Serbia).

Vinitaly, dalla fiera alla città

In contemporanea a Vinitaly si svolgono i saloni internazionali Enolitech, dedicato alla filiera tecnologica, Sol&Agrifood e B/Open, che vede al centro l’olio extravergine di oliva, le birre artigianali e altre produzioni enogastronomiche di qualità, come il sidro e il “vin de pom” (vino di mele), le novità di questa edizione. Torna, infine, Vinitaly Design, che offre una panoramica completa sull’oggettistica per la degustazione e il servizio, gli arredi per cantine, enoteche e ristoranti e il packaging personalizzato e da regalo. E al salone è legato Vinitaly Design Int’l Packaging Competition, il concorso che il 2 aprile premia i migliori packaging.

Formula “pop” e “in” con Vinitaly and the city e OperaWine

Per tutti gli appassionati di vino, dal 31 marzo al 3 aprile, Verona si anima con le iniziative di Vinitaly and the city; quattro giorni di eventi culturali, presentazioni, masterclass, tasting, performance e visite guidate.
Solo una ristretta cerchia di addetti del settore, invece, possono partecipare a OperaWine, la sera prima dell’inaugurazione di Vinitaly. Alle Gallerie Mercatali, di fronte alla fiera, si possono assaggiare rossi, bianchi, rosé e spumanti di 130 aziende che, secondo la rivista americana Wine Spectator, rappresentano il meglio del made in Italy.

Foto di apertura: la fiera si svolge a Verona dal 2 al 5 aprile © FotoEnnevi – Veronafiere

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© Riproduzione riservata - 01/03/2023

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