La nostra visita in questa terra enologica di nicchia, forse destinata a rimanere tale. Da Dolceacqua a Pornassio, fino alle Cinque Terre e alla Lunigiana, le aree storiche dei vini liguri dove si esprimono al meglio gli autoctoni Vermentino, Ormeasco, Rossese e Albarola.
La Liguria è una delle regioni vinicole più interessanti del mondo, eppure ancora così poco conosciuta e apprezzata. Se vi sembra esagerato pensate che vanta aree viticole storiche, come Dolceacqua, Pornassio, le Cinque Terre, la Lunigiana e quasi esclusivamente vitigni autoctoni, siano essi italici come il Vermentino, di confine come l’Ormeasco (Dolcetto) o il Rossese (il Tibouren francese) o propriamente indigeni come l’Abarola levantino o il Çimixa genovese. Tutto in un contesto spettacolare, col suo mare verticale e i muretti a secco, valli incontaminate sorvegliate dalle Alpi, borghi ritratti da Monet (Dolceacqua), teatri dell’antica Roma (Luni).