In Italia

In Italia

Amarone Bertani: una storia di 50 annate. Torna in commercio la 1967

8 Dicembre 2017 Jessica Bordoni
La storia dell’Amarone è indissolubilmente legata a quella di Bertani, che proprio nel 2017 celebra le prime 50 vendemmie del suo vino più celebre; prodotto dall’annata 1958 alla 2008. Ma c’è un altro cinquantenario da ricordare ed è il ritorno sul mercato della storica annata di Amarone 1967, che a dispetto del suo mezzo secolo di vita si dimostra ancora bevibilissima ed emozionante.

Lo Special Vintage Tasting a Milano

I vertici aziendali, capitanati dall’amministratore delegato Emilio Pedron e dal direttore operativo Andrea Lonardi, hanno voluto ricordare questo importante e doppio anniversario con uno Special Vintage Tasting al Westin Palace di Milano, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Luciano Ferraro, sotto la supervisione tecnica dei sommelier Ais Milano. L’appuntamento, andato in scena lo scorso 29 novembre, ha visto protagoniste sei annate straordinarie dell’Amarone Classico Bertani: 1958, 1967, 1975, 1986 e 2009, l’ultima annata non ancora ufficialmente disponibile in commercio.

Coerenza stilistica e imprenditoriale

Come ha ricordato l’AD Emilio Pedron, la Casa vinicola Bertani ha avuto il coraggio e la determinazione di restare sempre fedele e coerente a se stessa, ai propri valori e alla propria mission produttiva, anche se questo - specialmente intorno agli anni Novanta - ha significato perdita di guadagni e fette di mercato legati alla moda che chiedeva vini più alcolici e dal maggiore residuo zuccherino. «Siamo orgogliosi di essere custodi di questo grande patrimonio di tradizioni e dettagli, che rendono l’Amarone Classico Bertani un vino autenticamente legato al territorio». Oggi nel caveau aziendale ci sono più di 120 mila bottiglie per un valore superiore ai 25 milioni di euro solo per le annate storiche.

Dalle uve della Tenuta Novare alla bottiglia

La Corvina e la Rondinella da cui nasce il vino crescono sulle colline della Tenuta Novare, nel cuore della Valpolicella Classica, all’interno di vigneti dedicati solo alle uve da appassimento. Dopo la vendemmia, i grappoli sostano sulle aréle, i graticci in canna di bambù per subire un appassimento rigorosamente naturale. A seguire, fermentazione in cemento e affinamento in grandi botti per almeno sette anni, a cui segue una sosta in bottiglia di minimo un anno.

Il ricordo dell’enologo Ernesto Barbero

Durante la degustazione al Westin Palace è intervenuto anche l’enologo Ernesto Barbero, che entrò in Bertani negli anni Sessanta e vi rimase fino al 1989, contribuendo in misura fondamentale prima alla nascita e poi al successo dell’Amarone. «Da buon piemontese, avevo una certa esperienza sui vini da invecchiamento e Guglielmo Bertani mi volle con sé creare un vino secco e non più dolce come il Recioto, capace di competere con Barolo e Barbaresco. Sull’etichetta 1958 si legge non a caso “Recioto Secco Amarone” ».  

Annata 1958 e 2008: unite da un profondo legame

Il microfono è poi passato nelle mani del direttore operativo Andrea Lonardi, che ha condotto i presenti in un affascinante viaggio nel tempo, descrivendo le peculiarità delle singole annate. «Abbiamo deciso di far assaggiare prima la 1958 e subito dopo la 2008 per mostrare la profonda coerenza stilistica dell’Amarone Bertani, pur con le dovute differenze legate al passare degli anni. Tale legame accomuna tutte le annate ed è frutto di un metodo unico, capace di esaltare le caratteristiche più vere e peculiari dei vitigni autoctoni regalandoci vini di eleganza e bevibilità estrema. Allo stesso tempo, però si tratta di un metodo che esalta le particolarità delle singole annate, da quelle più calde a quelle più fredde, senza mai perdere lo stile tipico Bertani e lasciando sempre al tempo il ruolo di far parlare al meglio i vini».

In verticale Amarone Bertani 1958-1967-1975-1986-2008-2009

Ecco allora qualche nota tecnica sugli assaggi.
Amarone Bertani 1958
Annata da 5 stelle. Colore rosso granato intenso con leggere sfumature aranciate. Note fresche e riduttive che ricordano gli sherry invecchiati. Al naso sentori di mallo di noce, mandorla, tabacco, cuoio e fichi secchi. Tannini molto morbidi in bocca con finale caldo e setoso.
Amarone Bertani 1967
Annata da 5 stelle. Colore rosso granato mediamente intenso con riflessi dorati. Naso sorprendentemente fresco e fruttato con note di prugna secca, nocciola, tartufo nero, mallo di noce e lievi richiami di cioccolato. Grande equilibrio in bocca con tannino ben integrato. Lunghissimo finale.
Amarone Bertani 1975
Annata da 3 stelle. Grande intensità al naso con note di prugna, cuoio, noci e fiori secchi. In bocca spezie e un leggero sentore di vaniglia e marasca. Struttura, freschezza, ricchezza aromatica per un vino che sembra molto più giovane della sua età ed è oggi straordinariamente bevibile.
Amarone Bertani  1986
Annata da 4 stelle, caratterizzata da un’estate molto piovosa. Colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Bouquet ricco e sfaccettato di frutta matura, menta e spezie quali vaniglia, tabacco. In bocca è caldo, intenso, vellutato, sostenuto da una buona acidità. Ancora in piena evoluzione, ha davanti a sé un grande futuro.
Amarone Bertani 2008
Annata da 5 stelle. Colore rosso rubino intenso. Naso molto pronunciato ed espressivo con note di sottobosco, prugna e ciliegia appassita e frutta sottospirito, pepe nero. In bocca i tannini sono morbidi e voluminosi. Il retrogusto è sapido e la chiusura lunga e avvolgente.
Amarone Bertani 2009
Annata da 5 stelle, piuttosto fresca. Colore rosso rubino intenso. Naso di prugna appassita, ciliegia, marasca, agrumi, poi frutta secca, tabacco e spezie dolci. Bella mineralità al palato con un finale di notevole freschezza dove non manca un richiamo alla frutta a bacca rossa.

In Italia

Strategie per affrontare il presente: (2): la parola agli operatori intervenuti a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia, abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Con GA.RY Tedeschi esce dalla sua comfort zone

La Cantina della Valpolicella lancia sul mercato per la prima volta un […]

Leggi tutto

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto

Un’alleanza “ribelle” nella galassia del Prosecco

Sono contestatori gentili, che hanno istituito un Comitato e organizzato un convegno […]

Leggi tutto

Strategie per affrontare il presente (1): le considerazioni di alcuni produttori a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Nelle vigne della Tenuta Greppo si cambia tutto perché nulla cambi

Una giornata a tu per tu con il direttore tecnico Federico Radi […]

Leggi tutto

L’università del vino secondo il “premio Khail” Luigi Moio

Al professore dell’ateneo di Napoli e viticoltore in Irpinia quest’anno è andato […]

Leggi tutto

Tenuta Meraviglia, una ex cava ospita il nuovo investimento milionario di Alejandro Bulgheroni

Una cantina moderna e visionaria di 7.000 mq sul confine meridionale della […]

Leggi tutto

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati