Verbumcaudo ospita la prima banca siciliana della vite e dell’ulivo
Sarà il Feudo Verbumcaudo di Polizzi Generosa (Palermo) a ospitare la prima banca siciliana della vite e dell’ulivo. La tutela dei due prodotti, fortemente legati alla tradizione e al territorio dell’isola, trova spazio nel progetto di riqualificazione dell’immenso podere confiscato alla mafia, in collaborazione con il Consorzio Sviluppo e legalità e Irvos.
LA RINASCITA DI VERBUMCAUDO – Il Feudo Verbumcaudo, individuato da Giovanni Falcone tra i possedimenti di Michele Greco e sequestrato nel corso del maxiprocesso di Palermo, è da poco rinato come realtà produttiva di proprietà pubblica: il 19 maggio è stata inaugurata un’aula didattica museale voluta dall’assessorato regionale alle Risorse agricole e alimentari, aperta alle scolaresche, e ora grazie all’operato dell’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia (Irvos) una parte della tenuta conserverà esemplari autoctoni di vite e ulivo, difendendone la biodiversità.
CONSERVARE E PRODURRE – Irvos partecipa al progetto Verbumcaudo gestendo le coltivazioni viticole e olivicole del feudo. La superficie vitata comprende sei ettari della tenuta, due per l’impianto della prima banca della vite siciliana, a disposizione di produttori e studiosi, e quattro coltivati per produrre vino bianco e rosso. Altri otto ettari sono invece dedicati all’uliveto: accanto alla banca genetica delle varietà d’ulivo autoctone, il resto delle piante è finalizzato alla produzione di olio.
Tag: Consorzio Sviluppo e legalità, Feudo Verbumcaudo, Irvos© Riproduzione riservata - 30/05/2012