Venduta La Versa a Terre d’Oltrepò e Cavit
La Versa riparte con una nuova proprietà. A seguito del fallimento dichiarato, la cantina dell’Oltrepò è stata messa all’asta telematica lunedì 20 febbraio. La trattativa si è conclusa nel giro di cinque minuti con l’acquisto da parte di Valle della Versa, società composta da Terre d’Oltrepò e Cavit. Base di gara, non rilanciata: 4,2 milioni di euro. Il curatore fallimentare, Luigi Spagnolo, ha confermato l’esito dell’asta.
La prima ipotesi: Cantina di Soave
Dopo il primo bando, andato deserto, un altro acquirente si era fatto avanti: la Cantina di Soave, che aveva presentato a inizio anno un’offerta d’acquisto di 4 milioni 150 mila euro. La proposta della cantina veneta era vista di buon occhio dai produttori della Valle Versa, riporta La Provincia Pavese, “che considerano fallimentari le conduzioni locali delle cantine negli ultimi anni e vedono con speranza l’interessamento di un grande nome del vino anche se non oltrepadano”.
In cordata Terre d’Oltrepò e Cavit
La Cantina sociale è stata invece acquisita dalla cordata di due big del vino, di cui uno locale: Terre d’Oltrepò e Cavit. Una parte delle associazioni agricole e l’area di riferimento del ministero dell’Agricoltura appoggiava questa soluzione. La società Valle della Versa (Terre+Cavit) ha quindi risposto con un’offerta di 4,5 milioni di euro, più alta della proposta della Cantina di Soave, per poi arrivare all’asta.
La cantina sociale La Versa
La Versa, fondata nel 1905 da Cesare Gustavo Faravelli con 22 soci (cresciuti fino a 323 nel tempo), si trova in Valle Versa, nel cuore dell’Oltrepò Pavese, a una settantina di chilometri da Milano. Tra i riconoscimenti ottenuti, in oltre 100 anni di storia, il premio Grand Prix all’Esposizione Universale di Parigi del 1923.
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© Riproduzione riservata - 22/02/2017