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Una “Charta del Lago di Caldaro” per rilanciare lo Schiava

8 Febbraio 2011 Elena Erlicher
Diciannove produttori del comune altoatesino di Caldaro, nell’area Classica della Doc Kalterersee, hanno sottoscritto la “Charta del Lago di Caldaro” per rilanciare lo Schiava, una delle varietà simbolo di questo territorio. Si tratta di un disciplinare autonomo per la produzione di una particolare selezione di vini da uve Schiava che si chiameranno Selection Kalterersee Doc e saranno in vendita già dal prossimo maggio. La “Charta”, entrata in vigore a partire dall’annata 2010, prevede che la vendemmia sia svolta manualmente e con un’attenta selezione dei grappoli; la resa inoltre deve essere del 10% in meno rispetto a quella di 140 quintali per ettaro prevista dal disciplinare. Sono soltano un centinaio (sugli oltre 260 allevati a Schiava nel comprensorio di Caldaro) gli ettari che rispondono ai criteri di selezione della nuova “Charta”. Negli ultimi 20 anni la superficie a vigneto iscritta alla Doc Kalterersee ha subito una forte contrazione, passando dai 1.290 ettari degli anni Novanta ai circa 400 di oggi (dati 2009 Vignaioli dell’Alto Adige).

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