Tintore di Tramonti, da vigne secolari a piede franco
Il Tintore di Tramonti è oggi diffuso quasi solo a Tramonti. Questo raro autoctono, rinvenuto in antiche vigne a piede franco allevate a pergola o raggiera, concorre nella produzione del Costa d’Amalfi Tramonti Rosso Doc.
Il piccolo grappolo del Tintore è così spargolo da renderlo quasi immune alla Botrytis. Ha inoltre acini con una polpa ricca di antociani (vitigno “tintore”). Tenuta San Francesco, fondata nel 2004 a Tramonti, ne è interprete di primo piano. Gaetano Bove, tra i creatori della cantina cooperativa, dichiara: «Il nostro È Iss, Campania Tintore di Tramonti Prephilloxera Igt nasce dalla convinzione che quest’antica varietà – alcuni ceppi a piede franco hanno 4-500 anni – sia tra quelle di maggior pregio della Campania. Pertanto nel 2007 siamo usciti dalla Doc Costa d’Amalfi optando per l’Igt, che permette una sua vinificazione in purezza».
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È Iss, frutto di un lungo riposo in bottiglia
Da vigne ultracentenarie a piede franco, la cui resa è inferiore ai 50 q/ha, a 3-600 m su terreni calcareo-dolomitico-piroclastici, allevate a pergola su terrazzamenti da brivido, le uve vengono vendemmiate a inizio novembre. L’affinamento avviene in botti da 25 hl per 2 anni. Il vino è violaceo, con profumi di more, sottobosco, cenere, grafite. Al sorso è pieno, acido, sapido, persistente; un nettare bisognoso di anni di bottiglia per dare il meglio di sé.
Tag: Campania, È Iss, Tenuta San francesco, Tintore di Tramonti, vitigni autoctoni della CampaniaPer conoscere gli altri autoctoni della Campania clicca qui. L’articolo sui vitigni autoctoni campani prosegue su Civiltà del bere 5/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com
© Riproduzione riservata - 17/11/2019