In Italia In Italia Anita Franzon

Taste Alto Piemonte: 6 vini da non perdere

Taste Alto Piemonte: 6 vini da non perdere

Taste Alto Piemonte è la prima edizione di un evento dedicato all’approfondimento delle denominazioni dei vini del territorio nel nord della regione. La manifestazione organizzata dal Consorzio Tutela Nebbioli dell’Alto Piemonte, con l’intervento della Regione e dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais), si è tenuta sabato 1 e domenica 2 aprile al Castello di Novara, e ha riscosso da subito grande successo sia tra il pubblico, sia tra i giornalisti della stampa specializzata.

Il Nebbiolo del nord Piemonte in 10 denominazioni

Insieme ai vitigni Croatina, Vespolina e uva Rara, il Nebbiolo (qui chiamata Spanna, o Prünent nella Val d’Ossola) regna nelle 10 denominazioni che caratterizzano l’Alto Piemonte. Le ricordiamo: Le Docg Gattinara e Ghemme e le Doc Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Lessona, Sizzano e Valli Ossolane che, insieme, rappresentano un territorio molto vasto e articolato.

Quattro province e tanti terreni diversi

L’estensione comprende ben 4 province (Biella, Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola) e terroir profondamente diversi, che vanno dal Monte Rosa alla pianura delle risaie con suoli di origine diverse che donano caratteristiche uniche ai vini qui prodotti. Il terreno, infatti, cambia anche a distanza di pochi chilometri in linea d’aria come nei due comuni di Ghemme (Novara) e Gattinara (Vercelli), divisi dal fiume Sesia che segna anche il confine tra due suoli differenti. A Ghemme i terreni sono di formazione fluvio-glaciale, mentre a Gattinara l’origine è vulcanica. Si ottengono, dunque, vini molto diversi anche se da uvaggi simili: più strutturati a Ghemme, più delicati e sottili a Gattinara.

Primo obiettivo: la valorizzazione del territorio

«Il nostro territorio è uno scrigno che racchiude tanti tesori», dichiara Lorella Zoppis presidente del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte, continuando: «Taste Alto Piemonte nasce, infatti, dal desiderio dei produttori di far conoscere questi tesori al pubblico, agli operatori e alla stampa. Con una così grande ricchezza di territori e denominazioni, il nostro compito è quello di promuovere uniti un intero territorio».

Non solo vino, siamo nella patria di gorgonzola e riso

Come ricorda Giorgio Ferrero, assessore dell’Agricoltura della Regione Piemonte, la manifestazione «ha valorizzato, accanto ai vitigni che rappresentano il Nord del Piemonte, anche i prodotti tipici quali gorgonzola e riso. Una strada che io considero vincente e che la Regione intende continuare a perseguire. Continueremo a valorizzare i concorsi enologici e più in generale la viticoltura piemontese, anche attraverso la misura di OCM vino, che sostiene la promozione dei nostri vini prestigiosi nei paesi extra UE con dieci milioni di euro di contributo, oltre alle altre importanti risorse che investe nella riconversione e ristrutturazione dei vigneti».

Alto Piemonte, le ragioni per cui qui si fanno ottimi vini

Gli approfondimenti sui vini e il territorio del Nord Piemonte, guidati dai relatori Ais, si sono tenuti tra la suggestiva Basilica di San Gaudenzio a Novara, opera di Alessandro Antonelli, nato a Ghemme e famoso anche per la torinese Mole Antonelliana, e il Castello Visconteo Sforzesco di Novara. La città è al centro di questo interessante territorio dalle potenzialità turistiche e vitivinicole attestate da una storia del vino antica e documentata durante i secoli, non da ultimo dallo scrittore Mario Soldati, che in Vino al Vino scriveva: «Un sorso di Gattinara. Purché vero, s’intende. Non chiedo di più».

Il Nebbiolo racconta il terroir

I vigneti incastonati in un contesto geologico unico godono di un clima privilegiato, protetto dai ghiacci in inverno e rinfrescato dai venti di montagna in estate, favorendo lo sviluppo dei profili aromatici dei vini. Non da ultimo, il vitigno Nebbiolo contribuisce a enfatizzare la varietà del territorio, perché è un fedele riproduttore delle caratteristiche della zona che lo ospita e del microclima in cui cresce, rispecchiando nelle diverse sfumature olfattive e gustative il terroir che, a sua volta, come l’autore di un romanzo, ne definisce il carattere e lo stile.

I nostri migliori assaggi

Sono state 45 le aziende partecipanti che hanno ben rappresentato la grande varietà di questo territorio, orientato verso lunghi affinamenti in bottiglia, più che in legno, per rispettare sempre di più le caratteristiche di vino e zona. Nonostante l’assenza di alcuni importanti nomi che hanno scelto di disertare la manifestazione, qui trovate i nostri migliori assaggi.

Interessanti, inoltre, sono stati gli approfondimenti sulle caratteristiche pedoclimatiche presenti in Alto Piemonte. «Siamo molto orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione e soprattutto alla riuscita di Taste Alto Piemonte», afferma Mauro Carosso, responsabile della didattica per Ais, «la nostra Associazione crede da tempo in questo territorio e i nostri seminari affiancati alla degustazione tecnica dedicata alla stampa e ai banchi d’assaggio aperti al pubblico, si proponevano di offrire un valore aggiunto all’evento».

Cantine Garrone – Prünent, Valli Ossolane Nebbiolo Superiore Doc 2013

Area viticola: Valli Ossolane
Uve: Nebbiolo 100%
Prezzo: € 23
Voto: 89
Note tecniche: Le uve provengono da vigne prevalentemente antiche, alcune delle quali a piede franco, la vinificazione avviene in acciaio inox, poi passa 12 mesi in botti di legno (una piccola percentuale in barrique usate) e i successivi 6 mesi in bottiglia
Descrizione: Rosso rubino, l’inconfondibile profumo di fragoline di grande delicatezza e fragranza rende l’assaggio leggero, ma pieno e fresco, buona persistenza e ottima bevibilità
In due parole: Il Nebbiolo tradizionale dell’Ossola

Castaldi Francesca Fara Doc 2012

Area viticola: Fara
Uve: Nebbiolo 70%, Vespolina 30%
Prezzo: € 19
Voto: 90
Note tecniche: Le viti crescono su terreni argillosi di origine glaciale e sono soggette a un clima con forti escursioni termiche. In quest’annata i due vitigni sono stati assemblati già durante la macerazione, la vinificazione avviene in acciaio e la maturazione in botti di rovere da 20 ettolitri per 18 mesi
Descrizione: Rubino intenso e vivo, profumi di viola, rosa, frutti di bosco e mandorle, in bocca è pieno e speziato anche grazie alla Vespolina. Ha bisogno di rimanere ancora molto tempo in bottiglia prima di dare il meglio
In due parole: Il vino delle risaie, o quasi

La Palazzina – Bramaterra Riserva Doc 2008

Area viticola: Bramaterra
Uve: Nebbiolo 80%, Croatina 10%, Vespolina 5%, Uva Rara 5%
Prezzo: € 25
Voto: 91
Note tecniche: Fermentazione con macerazione e rimontaggi giornalieri, 20 giorni per il Nebbiolo e 15 giorni per altri vitigni. La fermentazione malolattica in legno avviene in modo naturale in primavera. La maturazione è svolta in botti di rovere di Slavonia da 35 ettolitri per 48 mesi. Affinamento in bottiglia per 6 mesi
Descrizione: Un naso davvero molto complesso, con note di fiori, frutti di bosco, liquirizia, cenere e mineralità, stesse sensazioni che si ritrovano in bocca, dove prevalgono ancora freschezza, tannicità e sapidità
In due parole: La mineralità dell’Alto Piemonte

La Prevostura – Lessona Doc 2013

Area viticola: Lessona
Uve: Nebbiolo 100%
Prezzo: € 28
Voto: 89
Note tecniche: Fermentazione in acciaio inox con macerazione post-fermentativa di 34 giorni e malolattica in legno, il vino matura poi 20 mesi in piccole e grandi botti e affina 9 mesi in bottiglia prima della vendita
Descrizione: Frutta, fiori e spezie si mescolano nel bicchiere creando una grande armonia. È un vino composto ed equilibrato, molto giovane ma promettente
In due parole: Elegante e longevo

Paride Iaretti – Pietro, Gattinara Docg 2012

Area viticola: Gattinara
Uve: Nebbiolo 100%
Prezzo: € 26
Voto: 92
Note tecniche: Uve provenienti da vecchi vigneti di proprietà con età media di 50 anni, vendemmia manuale e basse rese, vinificazione in acciaio con delestage e follature manuale, malolattica svolta naturalmente in acciaio
Descrizione: Granato e molto profumato di rosa, viola, spezie e frutta secca, in bocca i tannini sono levigati, ma rimane austero, ampia freschezza e conseguente grande potenziale di invecchiamento
In due parole: Porta in alto il nome di Gattinara

Rovellotti – Chioso dei Pomi, Ghemme Docg 2009

Area viticola: Ghemme
Uve: Nebbiolo 90%, Vespolina 10%
Prezzo: € 24
Voto: 90
Note tecniche: Vinificato nell’originale castello-ricetto di Ghemme, matura in grandi botti di rovere dello Jura per 40 mesi, in seguito per 12 mesi in acciaio, poi bottiglia
Descrizione: Il colore rubino con sfumature tendenti al granato è molto elegante. Il bicchiere emana profumi di lamponi e ciliegie, arriva poi la violetta, seguono tabacco e liquirizia e note balsamiche. In bocca ha un tannino presente, ma molto ben integrato, è fresco, sapido e persistente.
In due parole: Un vino estroso e di classe

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© Riproduzione riservata - 11/04/2017

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