Premium Premium Luigi Pelliccia

Al comparto agroalimentare servono contromisure economiche

Al comparto agroalimentare servono contromisure economiche

Crisi energetica e aumento dei costi rischiano di compromettere la produttività del Paese, vino incluso. L’attuale contesto necessita di interventi rapidi, come l’estensione di garanzie alle imprese. Lontani gli effetti dei programmi a lungo termine.

Le vendite dei beni “alimentari” sul mercato interno, secondo gli ultimi dati Istat, si sono confermate nel luglio scorso come quelle più sofferenti; hanno registrato infatti un tendenziale in valore del +6,1%, cui si è affiancata una diminuzione in volume del -3,6%. Invece, quelle “non alimentari” hanno mostrato tendenziali in crescita sia in valore (+2,7%) che in volume (+1,0%).
Il surriscaldamento inflazionistico del perimetro alimentare, espresso da una forbice valore/volume di 9,7 punti, è perciò vistoso, ben superiore a quello “non alimentare”, pari ad appena 1,7 punti. Inoltre, la corsa in valore “apparente” dell’alimentare ha accelerato, rivelandosi premonitrice della variazione a due cifre dei prezzi alimentari di agosto, arrivata al +10,2%. Con queste tensioni non deve meravigliare perciò che i discount alimentari abbiano proseguito la corsa, sforando largamente le due cifre, per raggiungere a luglio un tendenziale del +12,3%.

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© Riproduzione riservata - 04/11/2022

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