Ruffino: “la nostra Cina si chiama America”
Debutto pubblico a Milano per Sandro Sartor, torinese di 47 anni, nella veste di amministratore delegato della “nuova” Ruffino, quella nata dall’acquisizione totale del marchio toscano (e della struttura produttiva di Pontassieve) da parte della multinazionale Constellation Brands. L’azienda, che ora fa capo a un Gruppo da 3,3 miliardi di dollari, quotato alla borsa di New York, si pone obiettivi ancor più globali, puntando in primis alla valorizzazione del Chianti – il vino italiano più famoso nel mondo.
“L’anno 2011 si chiuderà bene per Ruffino“, ci ha detto Sandro Sartor a margine dell’incontro, “con un +5/6% per circa 58 milioni di euro di fatturato. Di questi, una parte consistente realizzata in Italia. E punteremo molto sul nostro Paese nel 2012, soprattutto perché ritengo che nei periodi di recessione il consumatore cerchi soprattutto una rassicurazione nei marchi affermati“.
Ruffino, però, storicamente vuol dire America. E specialmente nell’ottica della nuova proprietà le esportazioni rappresenteranno ancor più del passato un’ottima opportunità di sviluppo. “Infatti sul mercato Usa“, commenta sempre Sandro Sartor, “prevediamo una crescita di quest’anno del 9%, a sell-out, cioè di vendite reali del distributore ai suoi clienti“. Le altre piazze decisive per Ruffino sono il Canada e la Germania, “dove i nostri vini stanno andando davvero bene, con un significativo +25%, per un fatturato complessivo di 4 milioni“, commenta Sandro Sartor. “In ogni modo“, conclude, “la nostra Cina… sono gli Usa, un mercato che cresce ancora a ritmi sostenuti, dove i giovani che si avvicinano al vino oggi hanno 25 anni, mentre in passato ne avevano 35. E i consumi sono ancora di 9 litri pro capite“.
Sono molte le sfide della nuova Ruffino e quest’anno “scattano” anche alcuni anniversari importanti, su cui puntare. La Riserva Ducale, cioè il Chianti bandiera sono solo della Ruffino, ma simbolo per la categoria, ha compiuto gli 80 anni e la Riserva Oro ne compie 60.
Questa azienda di respiro internazionale come parlerà al mondo? “Nel breve termine“, ci racconta l’AD della Ruffino, “la comunicazione principale verterà sulla tabellare dedicata alla Riserva Ducale “la leggenda del Chianti”. Ma è appena stato avviato un progetto di marketing molto più complesso, che è un work in progress, e vuol essere una chiave di rilettura contemporanea del Chianti. Lo testeremo in Italia, ma se funziona qui sarà efficace anche all’estero”
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© Riproduzione riservata - 02/12/2011