Rivella presidente del Consorzio Brunello Di Montalcino
Ezio Rivella è il nuovo presidente del Consorzio dei produttori del vino Brunello di Montalcino e succede a Patrizio Cencioni che lo ha guidato negli ultimi anni. Rivella è stato eletto dal consiglio direttivo composto da 15 membri scaturito dalle recenti elezioni dell’assemblea generale dei soci. Alla carica di vicepresidenti sono stati eletti Donatella Cinelli Colombini, Marco Cortonesi e Giancarlo Pacenti. Proprio Donatella Cinelli Colombini era stata indicata alla vigilia come la possibile neopresidente, anche se lei stessa negli ultimi giorni si era detta disposta a fare un passo indietro per favorire l’elezione di Ezio Rivella. Cosa che regolarmente è avvenuta. Il voto di astensione di 7 dei 15 consiglieri ha spianato la strada all’elezione dell’unico candidato rimasto.
Nonostante i suoi 77 anni, di cui una buona parte trascorsi a Montalcino a guidare la nascita e la crescita di Banfi, Rivella, grazie al fatto di essere proprietario di una piccola azienda produttrice di Brunello, Pian di Rota, torna così sulla scena di questo territorio che anche lui ha contribuito a valorizzare e a far conoscere nel mondo insieme al suo celebre vino rosso. «Dobbiamo lavorare tutti insieme e riposizionare Montalcino al vertice della vitivinicoltura italiana», ha detto subito dopo l’elezione, aggiungendo che «lavorerò per tutti e sarò il presidente di tutti».
Per Ezio Rivella, cavaliere del Lavoro dal 1985, è questa l’ennesima prestigiosa carica dopo essere stato presidente del Comitato nazionale vini Doc, dell’Unione italiana e internazionale degli enologi, nonché vicepresidente dell’Office International de la Vigne et du Vin di Parigi.
Costituito nel 1967, il Consorzio Brunello di Montalcino tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione del territorio: Brunello, Rosso, Moscadello e Sant’Antimo. I produttori sono 250 (di cui 200 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto sono 3.500 così ripartiti: 2.100 ettari coltivati a Brunello; 510 a Rosso; 50 a Moscadello; 600 a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt. Mediamente ogni anno sono prodotte 6.500.000 bottiglie di Brunello, 4 milioni di Rosso, 80 mila di Moscadello e 500 mila di Sant’Antimo. L’export copre circa il 60% della produzione e il valore complessivo del giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 140 milioni di euro.
Adesso a Montalcino e nel mondo del vino toscano c’è attesa per vedere quali saranno le prime mosse del neopresidente, che prenderà possesso della carica il 15 giugno. Al cavalier Rivella vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte di Civiltà del bere.
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