Affrontiamo l’argomento con i vertici delle principali associazioni di categoria (Federvini, Unione Italiana Vini, Vinarius), della Gdo (Coop Italia, Esselunga, Carrefour Italia), della distribuzione (Partesa, Società Excellence), ma anche piattaforme di e-commerce (Vino.com) e catene di enoteche con cucina (Signorvino).
A poco più di un mese dalla chiusura di un anno complesso, con il sentiment diffuso che il Natale 2024 porterà più brindisi dopo un lungo periodo di sacrifici da parte del consumatore, approfondiamo con alcuni attori del comparto enologico il tema del rallentamento delle vendite di vino nel Belpaese. Abbiamo chiesto un parere sulla questione ai vertici delle principali associazioni di categoria (Federvini, Unione Italiana Vini, Vinarius), responsabili vendite della Gdo (Coop Italia, Esselunga, Carrefour Italia), esponenti della distribuzione (Partesa, Società Excellence), delle piattaforme di e-commerce (Vino.com) e delle catene di enoteche con cucina (Signorvino). Ecco cosa ci hanno raccontato.