Premio Masi 2024: i vincitori della 43a edizione
Il Premio Civiltà Veneta all’imprenditore Riccardo Illy, allo scultore Arcangelo Sassolino e all’attivista ambientalista e scrittrice Sara Segantin. Il Premio Internazionale Civiltà del Vinoalla produttrice toscana e pioniera dell’enoturismo Donatella Cinelli Colombini e il Grosso d’Oro Veneziano alla ong veronese Opera Don Calabria. La cerimonia è in programma il 25 ottobre in Valpolicella.
La bellezza salverà il mondo. Questa celebre frase tratta dal romanzo L’idiota dello scrittore russo Fedor Dostoevskij racchiude aforisticamente il tema dell’edizione 2024 del Premio Masi,ovvero “Il circolo virtuoso della bellezza”. Una tensione verso il bello da intendersi non solo come ricerca estetica, ma anche e soprattutto come valore civico fondamentale che unisce e mantiene viva l’umanità di fronte alle sfide del progresso e del futuro.
Le parole dei vertici della Fondazione Masi
«Quest’anno celebriamo coloro che contribuiscono a costruire un circolo virtuoso, dove armonia, sostenibilità e bellezza, in Veneto e nel mondo, diventano strumento di ispirazione e miglioramento per tutte le generazioni», ha precisato Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi.
Nella stessa direzione vanno le parole di Sandro Boscaini, vicepresidente della Fondazione e presidente di Masi, che ricorda come: «Il circolo virtuoso della bellezza ci porta a valutare la fruizione del bello come spinta ad avere cura dei valori e dei beni comuni. La vite e il vino declinano questo concetto al meglio attraverso l’armonia, la poesia dei paesaggi viticoli e l’appagamento sensoriale del prodotto».
La cerimonia di premiazione il 25 ottobre
In questi giorni sono stati annunciati ufficialmente i vincitori dell’edizione 2024, la numero 43. La cerimonia di premiazione è in programma per venerdì 25 ottobre a Gargagnago di Valpolicella, dove ha sede Masi Agricola. Il rituale comincia nelle storiche cantine aziendali, con la tradizionale firma sulla botte di Amarone da parte dei premiati, per poi spostarsi nel nuovo complesso polifunzionale Monteleone21, ancora in fase di completamento. In chiusura, è previsto un momento di riflessione e confronto sul tema della bellezza moderato dal giornalista Alessandro Milan.
I vincitori del Premio Masi Civiltà Veneta
Nato nel 1981, ogni anno il Premio Masi riunisce in Valpolicella esponenti italiani e internazionali del mondo della cultura, dell’arte, della scienza, dell’economia e dello sviluppo sociale, assegnando loro tre riconoscimenti: il Premio Masi Civiltà Veneta, il Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino e il Premio Masi Internazionale Grosso d’Oro Veneziano.
In particolare il Premio Masi Civiltà Veneta è riservato a personalità venete per nascita, famiglia o adozione. Quest’anno è stato assegnato a Riccardo Illy, per il suo impegno nel portare avanti una visione imprenditoriale etica e culturale attraverso il Polo del Gusto e la Illy Art Collection; ad Arcangelo Sassolino, scultore vicentino la cui arte “trasforma la cultura in un campo di intensa e continua riflessione”, e Sara Segantin, attivista ambientalista e scrittrice, la cui opera si concentra sui temi della sostenibilità e della giustizia climatica, fondamentali per la conservazione della bellezza.
A Donatella Cinelli Colombini il riconoscimento alla Civiltà del Vino
Come si legge nella motivazione, il Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino ha riconosciuto il merito della toscana Donatella Cinelli Colombini “per la sua opera di produttrice, promotrice e divulgatrice della vite e del vino attraverso la valorizzazione dell’estetica del paesaggio e per essere figura di primo piano dell’enoturismo attraverso iniziative come il Movimento Turismo del Vino e Cantine Aperte, oltre che per l’appassionante impegno nell’Associazione Donne del vino e, in coerenza, per l’organizzazione di un’azienda tutta al femminile nel Casato Prime Donne a Montalcino”.
Il Grosso d’Oro Veneziano alla “multinazionale del bene” Opera Don Calabria
Ultimo, ma non per importanza, il Grosso d’Oro Veneziano, titolo riservato a personalità che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura nel mondo, generando quella comprensione tra i popoli che si sviluppa in solidarietà, progresso civile e pace. Quest’anno il premio è conferito all’Opera Don Calabria, vera e propria “multinazionale del bene” veronese operativa in tutti e cinque i continenti con iniziative sociali, umanitarie, sanitarie e pastorali particolarmente attente alle dinamiche legate all’emarginazione, al disagio e alla salute del corpo e dello spirito.
Tag: Arcangelo Sassolin, Donatella Cinelli Colombini, Opera Don Calabria, Premio Masi, Riccardo Illy, Sara Segantin© Riproduzione riservata - 18/09/2024