In Italia In Italia Jessica Bordoni

Pinot Nero Friuli Venezia Giulia: la nuova Rete d’Impresa

Pinot Nero Friuli Venezia Giulia: la nuova Rete d’Impresa

Prima uscita ufficiale per la Rete d’Impresa Pinot Nero Friuli Venezia Giulia, l’associazione che riunisce cinque Cantine friulane impegnate nella valorizzazione del “più rosso dei vini bianchi del Friuli”. Lo scorso 16 novembre al ristorante Peck di Milano i titolari delle aziende coinvolte nel progetto – Castello di Spessa, Conte d’Attimis Maniago, Masùt da Rive, Russolo e Zorzettig – hanno presentato alla stampa i loro Pinot nero d’autore.

Cinque diverse espressioni

Come spiega Paolo Ianna, esperto di comunicazione e coordinatore dell’evento: «Il primo e più importante obiettivo dell’associazione è quello di esaltare le peculiarità del territorio, promuovendo le diverse sottozone in cui si sviluppano le cinque realtà vinicole. Il Castello di Spessa si trova nel cuore del Collio Goriziano, a Capriva del Friuli; Conte d’Attimis Maniago è a Buttrio, nel comprensorio Doc dei Colli Orientali così come Zorzettig, con sede a Spessa di Cividale; mentre la Cantina Masùt da Rive è situata a Mariano del Friuli, nell’area Friuli Isonzo Doc; e infine Russolo sorge a San Quirino, nelle Grave del Friuli sopra Pordenone».

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10 ettari e 50 mila bottiglie tutti insieme

Gli fa eco Fabrizio Gallo, alla guida di Masùt da Rive e presidente della Rete d’Impresa Pinot Nero Friuli Venezia Giulia: «Il nostro comune denominatore è la volontà di accrescere la notorietà del Pinot nero, raccontando le caratteristiche che lo rendono unico in Friuli. Si tratta di un’uva tanto nobile quanto complessa, che richiede moltissima cura soprattutto in fase di estrazione di colore e aromi. La sua presenza in regione è attestata da oltre 150 anni, ma fino a 30 anni fa veniva utilizzato unicamente come base. Oggi occupa 150 ettari del vigneto Friuli e la sua crescita è costante, con la messa a dimora di nuovi impianti. Le nostre 5 Cantine insieme raggiungono i 10 ettari vitati, per un totale di circa 50 mila bottiglie di Pinot nero all’anno. In futuro contiamo di incrementare sensibilmente la produzione: crediamo moltissimo nel potenziale di questa varietà nel nostro territorio».

I Pinot nero Friuli Venezia Giulia degustati

Ecco le tasting notes dei cinque vini degustati, ciascuno con una breve descrizione della Cantina produttrice. Ogni bottiglia si fregia del bollino Rete d’Impresa Pinot Nero Friuli Venezia Giulia mantenendo il suo marchio aziendale.

Zorzettig

La famiglia Zorzettig produce vino da molte generazioni e oggi è capitanata dai fratelli Annalisa e Alessandro. Siamo a Spessa di Cividale, nei Colli Orientali: la presenza delle Alpi Giulie ripara dalle fredde correnti del nord, mentre la vicinanza del mar Adriatico offre una costante ventilazione. In tutto 110 ettari di cui 1,3 attualmente a Pinot nero per circa 9 mila bottiglie prodotte all’anno.

Zorzettig – Pinot Nero Colli Orientali del Friuli Doc 2015

I vigneti hanno circa 20 anni, da terreni collinari argillosi con strati di marna e arenaria. Le viti sono allevate a Guyot con 5 mila piante per ettaro. La fermentazione con macerazione di 12-15 giorni avviene tra i 24-26 ºC, poi svinatura con pressatura delle vinacce. L’affinamento si protrae per 8 mesi in botti da 500 ettolitri, poi riposo in bottiglia. L’uscita sul mercato è prevista per i primi mesi del 2017. È un vino dal bouquet ricco e accattivante, dove spiccano note fruttate (lamponi, fragoline di bosco) con sentori leggeri di mandorla e spezie dolci. In bocca è equilibrato, piacevolissimo, di bella lunghezza. Ha uno stile moderno, diretto. Ancora giovane ma con un bel potenziale di crescita.

Prezzo: 15 euro

Voto: 89/100

Conte d’Attimis Maniago

L’azienda si trova a Buttrio, 12 chilometri a sud di Udine, e appartiene alla nobile famiglia d’Attimis Maniago da oltre 500 anni. Si estende per 110 ettari, di cui 86 a vigneto, con una superficie dedicata al Pinot noir pari a 1,8 ettari e 8500 bottiglie annue. I terreni collinari, con una buona presenza di argilla, sono esposti a sud e sud ovest nell’area Doc dei Colli Orientali. L’allevamento è a doppio capovolto (o a cappuccina), una forma tradizionale friulana ottimizzata dal team aziendale per ottenere buona qualità contenendo la vigoria e il carico di gemme.

Conte d’Attimis Maniago – Pinot nero, Friuli Colli Orientali Doc 2015

La macerazione del mosto con le bucce in acciaio a 26 ºC è prolungata, con successiva pressatura e completamento della fermentazione. L’affinamento è in vasca sur lies. Il vino sarà in vendita a breve, intorno a Natale 2016. Ha un colore rosso rubino intenso, piuttosto carico per un Pinot nero. Il bouquet è ricco di confettura di piccoli frutti di bosco ma anche spezie, quali cannella, pepe nero, caffè. Al gusto si offre rotondo, importante, con una lieve astringenza sul finale. Tra un paio danni saprà rivelare ancor meglio la sua seducente eleganza.

Prezzo: 12 euro

Voto: 89/100

Castello di Spessa

Quest’antica dimora trecentesca di Capriva del Friuli, nel Collio Goriziano, è stata acquistata dall’imprenditore Loretto Pali negli anni Settanta, così come la proprietà La Boatina a Còrmons. Oggi fa parte del circuito Relais&Châteaux e la storia racconta che qui, nel Settecento, soggiornò anche Giacomo Casanova. Siamo a quattro chilometri dal confine con la Slovenia e gli ettari vitati sono circa 80, di cui 1,5 a Pinot nero per un totale di 6 mila bottiglie. Due le referenze di Pinot: Casanova, Collio Doc, in omaggio allo scrittore veneziano; e Grand Pinot nero, anch’esso Collio Doc.

Castello di Spessa – Grand Pinot nero, Collio Doc 2015

Nasce dai vigneti impiantati nel 2004 con suolo di ponca (marne e arenarie). L’allevamento è a Guyot con 6 mila piante per ettaro e 60 quintali di resa in uva. La gestione prevede l’inerbimento controllato con lavorazione sulla fila. Dopo la fermentazione sulle bucce a 28-30 ºC, si procede all’assemblaggio in vasche di acciaio inox dove avviene la malolattica. Segue un affinamento in acciaio. Rosso rubino tenue, ha un bouquet elegante giocato sul frutto rosso, in particolare lampone, ciliegia e fragola. A seguire sentori di nota ammandorlata, foglia di tabacco, menta essiccata. In bocca il vino è già pronto, avvolgente, equilibrato. Grande dinamismo e ricchezza di sfumature.

Prezzo: 16 euro

Voto: 90/100

Russolo

La famiglia Russolo è impegnata nel settore vinicolo da oltre un secolo e oggi Rino Russolo rappresenta la quarta generazione. Nel Duemila è stata inaugurata la nuova sede a San Quirino, in provincia di Pordenone, costruita al centro del principale cru aziendale, Ronco Calaj. La Casa vinicola è situata nei Magredi, letteramente terre magre, terreni ghiaiosi ai margini dei greti dei fiumi Cellina e Meduna, tra i 120 e i 150 metri. Si tratta di depositi alluvionali, originati dallo smantellamento millenario delle Dolomiti friulane. Sedici ettati complessivi di cui 0,7 a Pinot nero per 6 mila bottiglie all’anno.

Russolo – Grifo Nero, Pinot nero, Venezia Giulia Igt 2013

Dopo la pigiatura soffice, la fermentazione avviene in acciaio con macerazione di 5-8 giorni a bassa temperatura (16 ºC) per preservare gli aromi fruttati, poi malolattica. L’affinamento si protrae per 12 mesi in barrique di rovere di primo passaggio francesi e americane, a cui segue quasi un anno di bottiglia. Al naso si distinguono note eleganti di frutta matura con un leggero sentore mentolato, poi spezie dolci. In bocca rivela una bella struttura e morbidezza, senza mancare in acidità e freschezza. L’annata 2013 è stata piuttosto calda, ma il vino dimostra un bel potenziale di invecchiamento.

Prezzo: 20 euro

Voto: 90/100

Masùt da Rive

La Cantina è alle porte di Mariano del Friuli nella zona dell’Isonzo Doc in provincia di Gorizia. Alla guida ci sono i fratelli Fabrizio e Marco Gallo, che hanno saputo far tesoro degli insegnamenti tramandati di padre in figlio dimostrando però anche spirito aperto alle innovazioni. Gli ettari sono 22, di cui 2,5 dedicati al Pinot nero per 13 mila bottiglie. L’amore per quest’uva inizia con Silvano, il padre di Fabrizio e Marco, che ha compiuto numerosi viaggi in Borgogna, ma anche Austria e Ungheria: terre ideali per la crescita del vitigno. L’azienda produce due versioni, entrambe Friuli Isonzo Doc: un Pinot nero classico e la selezione Maurus.

Masùt da Rive – Maurus, Friuli Isonzo Doc 2013

Dopo la diraspatura e la pigiatura, il mosto viene fermentato in piccoli recipienti da 10-15 ettolitri a basse temperature. La malolattica è svolta in barrique nuove da 500 litri. Poi il vino affina in barrique (per l’80% di secondo e terzo passaggio, il resto nuove) tra i 16 e i 18 mesi, a cui segue un riposo di 12 mesi in bottiglia. Di colore rosso rubino intenso, ha un naso avvolgente di ciliegie e frutti di bosco maturi, maraschino, con un tocco di vaniglia e tabacco biondo. Il palato è fruttato, pieno, avvolgente; i tannini sono levigati e la freschezza davvero sorprendente. Può stare in bottiglia ancora qualche anno, ma sa già conquistare.

Prezzo: 40 euro

Voto: 90/100

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© Riproduzione riservata - 25/11/2016

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