L’aumento dei costi e il caro energia cominciano a farsi sentire in uscita dal 2022, con attese di numeri deboli e più anonimi per il prossimo anno. L’export del vino ristagna in quantità (+0,3%), ma tiene in valore (+12,2%) a causa dell’effetto prezzi
Nel dicembre scorso la Fed ha incrementato il saggio di riferimento dei tassi Usa dello 0,50%, ora fissato in un intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,50%. La decisione è stata presa con voto unanime, affermando che ulteriori aumenti dei tassi saranno “appropriati”.
Secondo le proiezioni Fed, i tassi di interesse Usa potranno salire oltre il 5% nel 2023. Per scendere poi al 4% l’anno successivo e stabilizzarsi poi al 2,5% nel lungo termine. Intanto, l’inflazione Usa a novembre è scesa al 7,1%, con un taglio di 2 punti rispetto al picco del 9,1% di giugno. Praticamente essa è tornata al 7,0% del dicembre 2021.