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Per Masciarelli il rosato è universale

Per Masciarelli il rosato è universale

La Cantina abruzzese produce tre rosé: Rosato Colline Teatine Igt Linea Classica e i Cerasuolo d’Abruzzo Doc Gianni Masciarelli e Villa Gemma. L’intento di Masciarelli è quello di migliorare sempre più questa tipologia per renderla adatta alla cucina e alle abitudini alimentari di tutto il mondo.

Tre sono le interpretazioni che Masciarelli offre del vino rosato. La Cantina abruzzese, tra le prime a cogliere le potenzialità delle uve tipiche regionali per esportarle nel mondo, punta a rendere “universale” questa tipologia, che sta vivendo a livello globale il suo periodo d’oro. I tre rosati nella gamma aziendale sono diversi per luogo di provenienza delle uve e per stili di vinificazione, ma tutti sono accomunati dall’uva principe del territorio, il Montepulciano d’Abruzzo.

Il rosato della Linea Classica per bere bene con brio

Linea Classica Colline Teatine Rosato Igt appartiene alla prima linea creata da Gianni Masciarelli, il fondatore dell’azienda oggi guidata dalla moglie Marina Cvetic. «È il vino della tradizione», spiega la produttrice, «e rappresenta la cultura popolare abruzzese del bere bene, ma con brio e leggerezza».
In questo caso le uve Montepulciano d’Abruzzo (100%) arrivano da tre comuni – San Martino sulla Marrucina e Ripa Teatina (Chieti), Colonnella (Teramo) – e sono vinificate in bianco. Il vino fermenta in acciaio inox ed è chiuso con tappo stelvin per preservarne intatta la fragranza. Al naso è intrigante con delicati profumi di frutti rossi e petali di rosa, viola e garofano.

Il Cerasuolo Gianni Masciarelli è riservato alla ristorazione

Il Cerasuolo d’Abruzzo Doc Gianni Masciarelli è l’ultimo rosato nato in azienda ed è riservato alla ristorazione. «Vino gastronomico, estremamente versatile, si adatta a infinite occasioni conviviali e scelte gastronomiche», continua Marina Cvetic. Le uve Montepulciano in purezza arrivano dai vigneti di Cocciapazza a Loreto Aprutino (Pescara). Dopo la diraspapigiatura sostano sulle bucce per 4-8 ore; poi il mosto fermenta in vasche di acciaio inox. Dal caratteristico color rosso ciliegia, con fragranze intense, ha la capacità di unire la struttura caratteristica di un vino rosso con la freschezza e l’acidità di un bianco.

Ceresuolo Villa Gemma, quasi un rosso estivo

Completa l’intrigante trio il Cerasuolo d’Abruzzo Doc Villa Gemma, che fa parte della linea considerata il “testamento enologico” di Gianni Masciarelli. «È un vino energetico. Più un rosso estivo che un rosato, grazie all’intensa texture del Montepulciano d’Abruzzo». Le uve sono allevate nel cru di Cave a San Martino sulla Marrucina, uno dei vigneti più iconici dell’azienda, da cui si ottiene anche il Villa Gemma Rosso. A differenza degli altri due rosati, in questo caso il processo di vinificazione include la macerazione delle bucce per 24 ore, per avere la massima estrazione di sostanze aromatiche e colore. Fresco ma di corpo, è perfetto anche se consumato a qualche grado di temperatura in più (fino a 16 °C).

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 3/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

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© Riproduzione riservata - 22/06/2019

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