In Italia

In Italia

Pedrotti: i benefici della grotta

15 Marzo 2010 Roger Sesto
Pedrotti di Nomi è un marchio storico dell’enologia trentina, che negli annali agricoli appare per le prime volte a inizio Novecento con Emanuele Pedrotti, fondatore e bisnonno degli attuali spumantisti. Oggi l’azienda è guidata da Paolo e dalle figlie Donatella e Chiara. Le radici storiche della Cantina sono pure testimoniate dalla grotta in cui da molti decenni maturano gli spumanti. La Maison ha di recente immesso sul mercato, a latere della sua produzione standard, la Riserva Speciale Italo Pedrotti 1988. Chiediamo al signor Pedrotti il perché quest’azzardo. «Si tratta di un’annata d’eccezione», ci risponde, «per la quale abbiamo voluto far leva sul nostro marchio più che sulla denominazione; è il millesimo che sinora si è meglio conservato rispetto agli altri che manteniamo nelle grotte e che impieghiamo in cuvée per l’altra nostra Riserva, la “12”, e per un Millesimato. Di 1988 sono state prodotte 17 mila bottiglie, che abbiamo iniziato a vendere di recente, dopo 20 anni di permanenza sui lieviti; ora ne rimangono poche migliaia». Chiediamo di svelarci qualche segreto: «Subito dopo la presa di spuma le bottiglie sono state stivate in orizzontale in una nicchia della grotta e movimentate ogni sei mesi per i primi tre anni, passandole a mano da una nicchiaall’altra. Poi le bottiglie sono state movimentate solo altre tre volte durante tutto il periodo di maturazione, cioè circa ogni cinque anni, così da portare i lieviti in sospensione favorendone l’autolisi. Ma i meriti di una così lunga conservazione sono da attribuire soprattutto alle eccellenti uve Chardonnay (90%) e Pinot nero impiegate e alla buona vinificazione, in cemento vetrificato: le uve provenivano da vigneti di colline medio-alte del Trentino. Un cenno va fatto alla grotta rocciosa di affinamento, scavata nella montagna, dotata di una temperatura costante naturale di 13-14 °C, buio assoluto e nessuna vibrazione».

In Italia

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto

L’università del vino secondo il “premio Khail” Luigi Moio

Al professore dell’ateneo di Napoli e viticoltore in Irpinia quest’anno è andato […]

Leggi tutto

Tenuta Meraviglia, una ex cava ospita il nuovo investimento milionario di Alejandro Bulgheroni

Una cantina moderna e visionaria di 7.000 mq sul confine meridionale della […]

Leggi tutto

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto

Il talk show di VinoVip al Forte ha acceso i riflettori sui giovani

Al centro dell’incontro tenutosi a Villa Bertelli lo scorso 9 giugno c’erano […]

Leggi tutto

Storia (e la prima verticale) del Carménère San Leonardo

Mai sino ad oggi erano state messe in fila diverse annate (due […]

Leggi tutto

Il “vino naturale”, corsi e ricorsi storici di un movimento che non sa fare sistema

Le polemiche emerse durante l’ultima edizione del Vinitaly hanno radici antiche, se […]

Leggi tutto

Dalla sala degli antenati entriamo nella galassia Frescobaldi

A Nipozzano, negli ambienti dell’affascinante castello medievale, accompagnati dai responsabili delle singole […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: ripensiamo i concetti base dei grandi bianchi italiani

Termini come longevità, esclusività, artigianalità e biodiversità, un tempo fondamentali nella definizione […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati