Partesa presenta un manuale del vino al profumo di Gambero

Partesa presenta un manuale del vino al profumo di Gambero

Partesa, distributore di bevande che porta lo Champagne Drappier tra i suoi fiori all’occhiello, si propone come editore con il volume “il Vino. Istruzioni per l’uso”. In 352 pagine (formato 15×24 cm) al prezzo di € 29,00 per 11 capitoli si percorre – come sempre in questi casi di eno-manualistica – tutto lo scibile dalle Origini del mito georgiano al Nuovo Mondo, Vitivinicoltura ed Enologia, e ancora Vitigni, Doc e Docg, Degustazione, Invecchiamento, Marketing fino a Distribuzione e Comunicazione.

GLI AUTORI – Il coordinatore di tale summa è Roberto Racca, consulente strategico per le aziende vinicole e collaboratore di Partesa dal debutto di Progetto Vino. Sono molti i contributi di professionisti noti, come gli enologi Beppe Caviola e Donato Lanati, gli agronomi Federico Curtaz e Gian Piero Romana, il docente di marketing Andrea Rea di Sda Bocconi, Vittorio Manganelli, già direttore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Slow Food). Firma la guida un manipolo di giornalisti che, a parte Alessandro Masnaghetti editore di Enogea, sono stati tutti chiamati dalla scuderia del Gambero Rosso: Antonio Boco, Giuseppe Carrus, Paolo De Cristofaro, Gianni Fabrizio, Nicola Frasson ed Eleonora Guerini.

GAMBERO-CENTRISMO – Questo malcelato Gambero-centrismo esplode ovviamente nei giudizi espressi sui media del vino e specialmente sulle testate di settore nel capitolo “Comunicare il vino”, ove il mensile romano è l’unico ad avere un suo titolo e un paragrafo interamente dedicato e ne esce come il faro indiscusso dell’enologia, capace di rigenerarsi come l’araba fenice nell’interesse indiscusso ed esclusivo del vino, mentre i concorrenti sono ammassati in un paragrafo “Le altre testate” che cominicia così: “Continuando l’analisi sul carteceo in italia, non possiamo esimerci dal registrare come in molti ci abbiano provato ma in pochi ci siano riusciti” e tale indagine si dipana tra una serie di dinosauri (come la nostra Civiltà del bere, ovviamente, che è “la storia”) e riviste marginali. Si tratta di un’evidente caduta di stile, in un testo che non manca di apprezzabili contributi, come le interviste a produttori e ristoratori, brevi ma con diversi spunti di riflessione. Citiamo, ad esempio, Michel Drappier che accenna alle tendenze in atto nella Champagne, a Jean-Louis Chave di Mauves (Rodano), Vincent Dauvisset che parla delle complessità e della vocazione di Chabils e a Bernard Noblet del leggendario Domaine de la Romané-Conti.

IL PORTFOLIO – Il libro è stato realizzato con la collaborazione delle aziende della squadra Partesa: Domaine Hamelin, Marcalberto, Cantina dei Monaci, Cantine Francesco Montagna, Poderi dal Nespoli, Pradio, Azienda Agraria Moretti Omero, Serena e Montelvini, Viticoltori Ponte, Agriverde, Champagne Drappier, Ca’ Rugate, Merotto, Umani Ronchi, Sella&Mosca, Ca’ del Baio, Monchiero Carbone, Roeno, Terenzi, Koessler, Ronco dei Tassi, Zardetto, Sanpellegrino, Birra Moretti e Castagner.

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© Riproduzione riservata - 05/06/2013

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