In Italia

In Italia

Ornellaia punta all’infinito. E vola nelle aste

7 Marzo 2014 Civiltà del bere
Un'etichetta da record. O meglio da Oscar, se, parafrasando Luciano Ferraro, Ornellaia è "la Grande Bellezza del vino". La presentazione della nuova Vendemmia d'Artista, condotta ieri dal giornalista del Corriere della sera, ha messo in luce l'alto valore che il mondo attribuisce a questo rosso bolgherese. Secondo una ricerca commissionata a Sotheby's e Liv-Ex, infatti, Ornellaia risulta essere un investimento più sicuro dei beni di rifugio come l'oro, o di commodity come il petrolio. LE PERFORMANCE ALL'ASTA - Nelle più importanti aste internazionali, da Hong Kong a New York e Londra, Ornellaia è tra i tra i fine wines con rendimenti in crescita più costanti nel tempo. L'andamento delle sue quotazioni (raddoppiate dal 2007 a oggi) e la bassa volatilità di questa etichetta (lo scostamento medio annuo dai prezzi medi di battitura, 0,11) la identifica come investimento ideale, duraturo, e soprattutto più solido di tutti i principali beni rifugio. CAVALIERI DEI FINE WINES ITALIANI - Insieme ad altri campioni della nostra enologia (come Masseto, della stessa tenuta, o Sassicaia, Solaia, Tignanello), Ornellaia ha permesso allo Stivale di recuperare terreno nel mercato delle etichette di prestigio: fra 2007 e 2013, la produzione italiana è passata dall'1% circa al 6%. E ha segnato anche un piccolo record: la bottiglia di rosso italiano con la più alta battitura d'asta del mondo è la Salmanazar di Ornellaia 2010 Vendemmia d'Artista, personalizzata da Michelangelo Pistoletto. Venduta per 80 mila pound (105 mila euro) a Londra da Sotheby's, lo scorso 16 maggio 2013. L'ARTISTA: RODNEY GRAHAM - L'edizione limitata di Ornellaia Vendemmia d'Artista è affidata quest'anno al canadese Rodney Graham, personaggio poliedrico legato alla video-arte, ma anche fotografo, poeta, cantautore. Il tema dell'annata 2011, l'infinito, ben rispecchia questo vino di estrema lunghezza, esaltato da una vendemmia particolarmente favorevole. L'artista ritrarrà la quercia che si eleva al centro della Tenuta di Ornellaia, simbolo stesso della Cantina, rimarcando il legame di questo vino con il territorio della Maremma: rigoglioso, potente e naturalmente elegante.

In Italia

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto

L’università del vino secondo il “premio Khail” Luigi Moio

Al professore dell’ateneo di Napoli e viticoltore in Irpinia quest’anno è andato […]

Leggi tutto

Tenuta Meraviglia, una ex cava ospita il nuovo investimento milionario di Alejandro Bulgheroni

Una cantina moderna e visionaria di 7.000 mq sul confine meridionale della […]

Leggi tutto

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto

Il talk show di VinoVip al Forte ha acceso i riflettori sui giovani

Al centro dell’incontro tenutosi a Villa Bertelli lo scorso 9 giugno c’erano […]

Leggi tutto

Storia (e la prima verticale) del Carménère San Leonardo

Mai sino ad oggi erano state messe in fila diverse annate (due […]

Leggi tutto

Il “vino naturale”, corsi e ricorsi storici di un movimento che non sa fare sistema

Le polemiche emerse durante l’ultima edizione del Vinitaly hanno radici antiche, se […]

Leggi tutto

Dalla sala degli antenati entriamo nella galassia Frescobaldi

A Nipozzano, negli ambienti dell’affascinante castello medievale, accompagnati dai responsabili delle singole […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: ripensiamo i concetti base dei grandi bianchi italiani

Termini come longevità, esclusività, artigianalità e biodiversità, un tempo fondamentali nella definizione […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati