Con Gigi Rosso se ne va un altro pezzo di storia delle Langhe
Il vino italiano dice addio a un altro suo storico rappresentante: è morto Gigi Rosso. Il noto produttore piemontese, 87 anni fra pochi giorni, si è spento nella sua casa ad Alba, circondato dall’affetto dei figli Claudio e Maurizio.
Un maestro dei grandi vini piemontesi. Così sarà ricordato Gigi Rosso, fra i protagonisti della crescita internazionale di Langhe e Roero, a cui ha dedicato tutta la vita. Il testimone passa ai figli Claudio e Maurizio Rosso, cui Gigi aveva già da tempo affidato la gestione della Cantina di famiglia, oggi insieme alla terza generazione (con il nipote Andreas).
Enologo di grande umanità ed esperienza
Il fondatore dell’omonima azienda vinicola di Castiglione Falletto, enologo di grande umanità ed esperienza, scelse di mettersi in proprio dopo aver collaborato per anni in realtà storiche come Cinzano, Barbero (a Canale) e Bersano (a Nizza Monferrato). “Le Langhe sono la mia casa”, diceva. “Mi chiamano enologo, mi citano come esperto di vini, mi definiscono un pioniere. Ma la verità è solo una: quando parla la natura io ascolto. La mia terra ha molto da raccontare e io ho molta voglia di ascoltare”.
Gigi Rosso in prima linea per la tutela delle Docg
L’impegno in prima persona di Gigi Rosso per il futuro del vino di Langa si è tradotto anche in ruoli istituzionali di rilievo, come quello di presidente del Consorzio di tutela del Barolo e Barbaresco e della Consulta vitivinicola della Camera di commercio di Cuneo. I funerali si terranno domani 13 dicembre alla parrocchia di Divin Maestro di Alba, ore 14.30.
Tag: Gigi Rosso, Langhe, morto© Riproduzione riservata - 12/12/2018