In Italia

In Italia

Morto Gian Annibale Rossi di Medelana, padre del Lupicaia

11 Novembre 2019 Civiltà del bere
Morto Gian Annibale Rossi di Medelana, padre del Lupicaia

Salutiamo Gian Annibale Rossi di Medelana, morto nella notte di giovedì 7 novembre. Il produttore toscano, padre del Supertuscan Lupicaia, fu artefice della rinascita di Castello del Terriccio.

È morto a 78 anni Gian Annibale Rossi di Medelana, anima e volto di Castello del Terriccio. Accanto alla produzione vitivinicola, che il produttore seppe rifondare negli anni Settanta nel segno della qualità, la grande tenuta di famiglia a Castellina Marittima (Pisa) include un vasto uliveto (50 ettari), l’allevamento di bovini e soprattutto di cavalli, grande passione del proprietario.

Dall’equitazione al vino: la vita di Gian Annibale Rossi di Medelana

La famiglia nobile dei Rossi di Medelana, giunta in Italia al seguito degli Svevi di Federico II, ha possedimenti agricoli (e vinicoli) nello Stivale sin dal XIII secolo. Gian Annibale Rossi di Medelana ereditò la vasta tenuta di Castello del Terriccio nel 1975, curando il delicato passaggio dalla mezzadria (affidata a 63 famiglie) alla conduzione diretta. La conduzione della tenuta divenne un impegno a tempo pieno quando, a seguito di un grave incidente, dovette abbandonare le competizioni equestri internazionali. Privato dell’uso delle gambe, ma non dell’energia, ha continuato a seguire il lavoro in campagna e in vigna a bordo di una jeep.

L'etichetta di Lupicaia

La vocazione del territorio in due Supertuscan

La produzione vitivinicola a Castello del Terriccio fu rivoluzionata alla fine degli anni Ottanta con la selezione di vitigni internazionali come Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot (a seguire Syrah e Petit Verdot). Insieme all’enologo consulente Carlo Ferrini, chiamato in azienda nei primissimi anni Novanta da Gian Annibale Rossi di Medelana, nacquero i Supertuscan Lupicaia (nel 1993, a base Cabernet Sauvignon) e Castello del Terriccio (nel 2000, a base Syrah), due rossi Toscana Igt in grado di esprimere le potenzialità del territorio e la sua vocazione. Due vini che portarono il meritato successo internazionale a Castello del Terriccio.

In Italia

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto

L’università del vino secondo il “premio Khail” Luigi Moio

Al professore dell’ateneo di Napoli e viticoltore in Irpinia quest’anno è andato […]

Leggi tutto

Tenuta Meraviglia, una ex cava ospita il nuovo investimento milionario di Alejandro Bulgheroni

Una cantina moderna e visionaria di 7.000 mq sul confine meridionale della […]

Leggi tutto

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto

Il talk show di VinoVip al Forte ha acceso i riflettori sui giovani

Al centro dell’incontro tenutosi a Villa Bertelli lo scorso 9 giugno c’erano […]

Leggi tutto

Storia (e la prima verticale) del Carménère San Leonardo

Mai sino ad oggi erano state messe in fila diverse annate (due […]

Leggi tutto

Il “vino naturale”, corsi e ricorsi storici di un movimento che non sa fare sistema

Le polemiche emerse durante l’ultima edizione del Vinitaly hanno radici antiche, se […]

Leggi tutto

Dalla sala degli antenati entriamo nella galassia Frescobaldi

A Nipozzano, negli ambienti dell’affascinante castello medievale, accompagnati dai responsabili delle singole […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: ripensiamo i concetti base dei grandi bianchi italiani

Termini come longevità, esclusività, artigianalità e biodiversità, un tempo fondamentali nella definizione […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati