In Italia In Italia Letizia Miraudo

Conoscere il Morellino di Scansano in 9 assaggi

Conoscere il Morellino di Scansano in 9 assaggi

Un rosso dal sorso pulito e vivace, che non stanca mai. Stiamo parlando del Morellino, apprezzatissima espressione grossetana del Sangiovese. Con Filippo Bartolotta abbiamo assaggiato 9 esempi di Morellino di Scansano Docg selezionati insieme al Consorzio. La prossima occasione per degustarli è il 13 maggio a Scansano (Grosseto).

«Sapete perché il Morellino viene considerato un vino semplice? Perché è sempre buono! L’uva a Scansano matura bene». È così che Filippo Bartolotta, giornalista, sommelier e critico enogastronomico, ha introdotto i suoi ospiti alla masterclass organizzata durante Vinitaly 2019 dal Consorzio Tutela Morellino di Scansano, dal titolo: “Che Morellino sei?”. Un’occasione di confronto sulle peculiarità della denominazione, in attesa della seconda edizione di Rosso Morellino: lunedì 13 maggio a Scansano con 40 aziende del territorio (partecipa).

Un successo scritto nel terroir

Il successo del Morellino è facile da spiegare, «è un vino che non stanca mai chi lo beve, perché il sorso è sempre pulito e vivace», prosegue Bartolotta. Quello di Scansano è «un terroir perfetto anche per un’uva difficile come il Sangiovese, che qui, tra i profumi del mare, le correnti proveniente dal monte Amiata e il vento che previene attacchi fungini, riesce ad esprimere al meglio le sue caratteristiche. La geologia dei terreni mostra suoli non molto profondi con maggiore uniformità nel settore occidentale dove prevalgono rilievi arenacei. Nella parte orientale troviamo invece formazioni calcaree e argillo-scistose».

Sangiovese in purezza o in blend?

Il percorso di degustazione guidato da Bartolotta porta a indagare le diverse sfumature del Morellino di Scansano a base di Sangiovese in purezza o in assemblaggio con vitigni autoctoni e alloctoni. Il pubblico, incitato a esprimere un giudizio, ha dichiarato di preferire i Morellino di Scansano 100% Sangiovese. Di seguito riportiamo le note di degustazione delle 9 etichette protagoniste.

Le bottiglie in degustazione

Mazzei – Tenuta Belguardo
Bronzone, Morellino di Scansano Riserva Docg 2016
Sangiovese 100%

Siamo nella zona a Sud della Toscana. L’irruenza del Sangiovese viene domata da 14 mesi in piccoli fusti di rovere francese da 225 litri (40% nuove) che donano al vino un colore rosso rubino scuro. Il naso è ricco di prugna, ciliegia nera e note terrose che si mescolano alla speziatura dolce del legno. L’acidità è marcata, il sorso strutturato e avvolgente.

Poggio Brigante
Arsura, Morellino di Scansano Docg 2016
Sangiovese 100%

Il color porpora luminoso svela una piacevole freschezza gustativa ben bilanciata da una succosa morbidezza. I profumi sono speziati, con note di fiori blu e frutta matura. Il tannino è ben levigato dall’utilizzo del legno.

Erik Banti
Spineto Bio, Morellino di Scansano Docg 2016
Sangiovese 85%, Petit Verdot e Cabernet Sauvignon 15%

Soprannominato “Il Vichingo” del Morellino, Erik Banfi è uno di quei produttori che ci permette oggi di godere del Morellino così come lo conosciamo, fresco e beverino. È solo sulla presenza più importante del tannino che ci accorgiamo che i vitigni internazionali sono presenti in assemblaggio. Il colore vira in qualche riflesso al granato. Liquirizia, mora, saggina, sentori erbacei e terrosi stuzzicano il naso e preparano la bocca a un sorso sapido e morbido.

Terenzi
Morellino di Scansano Docg 2017
Sangiovese 100%

Il 2017 sarà ricordato per il grande caldo responsabile di un calo produttivo del 27%. L’annata ha però dimostrato come i vitigni autoctoni sappiano reagire meglio rispetto agli internazionali alle alte temperature. Il Sangiovese in questo caso è un’esplosione di fiori e frutti, viola mammola, iris, more, mirtilli e tabacco biondo. Al palato si presenta molto sapido e caldo, ma la freschezza e il tannino sono ben bilanciati.

Villa Patrizia
Lorneta, Morellino di Scansano Docg 2017
Sangiovese 100%

Villa Patrizia è una delle cantine geograficamente più alte della denominazione. Siamo infatti nella zona del Monte Amiata. Il vino si veste di freschezza e note erbacee, la verticalità è segnata da tannino, acidità e bella complessità. La nota fruttata è ben presente e si amalgama perfettamente a sentori di funghi, pietrafocaia, humus e pepe nero.

Suberli
Morellino di Scansano Docg 2016
Sangiovese 85% Malvasia nera e Ciliegiolo 15%

Il passaggio in tonneau per dieci mesi rende il tannino di questo Morellino un po’ polveroso, ma l’assaggio è di buon corpo con decisi ritorni fruttati. Il naso è ricco di sentori di more e amarene sotto spirito, caffè, cuoio e note balsamiche.

Roccapesta
Morellino di Scansano Docg 2016
Sangiovese 96%, Ciliegiolo 4%

Roccapesta si distingue per la grande cura in vigna e l’utilizzo di metodi biodinamici. L’azienda inoltre riesce a esprimere nei suoi vini note che evidenziano l’origine vulcanica del terreno. In questo Morellino emergono profumi di frutta – amarena, ciliegia, mora – cannella, arancia candita, viola e corteccia. Il sorso è equilibrato, fresco e morbido, con sentori di spezie e il finale è leggermente ammandorlato.

LaSelva
Colli dell’Uccellina, Morellino di Scansano Docg 2015
Sangiovese 85%, Merlot 15%

LaSelva è una piccola realtà biologica, a tre chilometri dal mare. Non a caso il graffio sapido è il tratto distintivo di questo Morellino, che attenua la sua forza con un affinamento di un anno in barrique di rovere francese e un anno di riposo in bottiglia. Il naso è dolce: vaniglia e frutta rossa matura. In bocca è corposo, compatto e piacevole.

Fattoria Le Pupille
Morellino di Scansano Docg 2016
Sangiovese 90%, Cabernet Sauvignon 10%

Il vino si apre con profumi di mirtillo, peperone rosso, saggina, eucalipto e spezie. In bocca è avvolgente, caldo, sapido e corposo; i tannini sono fini ed eleganti. La maturazione avviene in botti di rovere di Slavonia da 20 a 40 ettolitri e si protrae per 12 mesi.

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© Riproduzione riservata - 03/05/2019

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