Missione Ottavianello
La rinascita dell’Ottavianello si deve soprattutto all’azienda Carvinea di Carovigno, e al sodalizio fra il suo titolare Beppe Di Maria e l’enologo Riccardo Cotarella.
L’idea dei due non è però rinverdire una tradizione, ma intraprendere un percorso nuovo, anche al di là delle incerte origini del vitigno. L’obiettivo è ricostruire un vino partendo da zero. «Così l’Ottavianello diventa una sorta di missione, un atto di fede», afferma Di Maria. «Fosse nato altrove, in un territorio meno caratterizzato da uve autoctone, forse avrebbe goduto di un miglior destino».
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Otto, Ottavianello da invecchiamento
La definitiva consacrazione del vitigno ha luogo nel 2014, con la sua prima vinificazione in purezza; per un vino – Otto, Salento Igt – dalla personalità unica, con un’interessante propensione all’invecchiamento. Rubino brillante, offre note di mandorle e nocciole, con ricordi speziati; dal sorso morbido e persistente, presenta un finale lievemente aromatico.
Tag: Beppe Di Maria, Carvinea, Ottavianello, Riccardo Cotarella, vitigni autoctoni della PugliaPer conoscere gli altri autoctoni della Puglia clicca qui.
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© Riproduzione riservata - 22/01/2020