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Mattia Cianca è il miglior sommelier d’Italia Aspi 2019

15 Ottobre 2019 Civiltà del bere
Mattia Cianca è il miglior sommelier d’Italia Aspi 2019

Il nuovo campione nazionale di Aspi – Associazione sommellerie professionale italiana è Mattia Antonio Cianca, proclamato miglior sommelier d’Italia 2019 ieri a Milano dopo una combattuta finale.

Mattia Antonio Cianca è il vincitore della competizione nazionale indetta dall’Associazione sommellerie professionale italiana, l’unica italiana iscritta all’Asi (Association de la Sommellerie Internationale). Il miglior sommelier d’Italia Aspi 2019 ha guadagnato il titolo superando gli altri due finalisti: Salvatore Castano e Michele Fazari, entrambi sommelier operativi a Londra, rispettivamente al ristorante Annabel’s e al Four Seasons Hotel at Ten Trinity Square.

Chi è Mattia Antonio Cianca

Nato a Roma, Mattia Antonio Cianca ha vissuto e lavorato a Melbourne, dove si è specializzato, continuando a studiare e intraprendendo la carriera di sommelier, fino a diventare Best Sommelier of Australia nel 2017. Rientrato in Italia all’inizio di quest’anno, attualmente lavora come sommelier presso il ristorante Alexander Gusto Antico di Cortina d’Ampezzo.

Una giuria internazionale

«A nome di tutti i membri della nostra associazione, mi congratulo con Mattia Antonio Cianca, che ha dimostrato di avere non solo grandi capacità e conoscenze, ma anche quelle qualità personali che caratterizzano solo i migliori professionisti», ha commentato il presidente Aspi Giuseppe Vaccarini. Insieme a lui, la giuria internazionale chiamata a decretare il vincitore comprendeva i vincitori delle scorse edizioni del concorso e una selezione di giornalisti del settore. E i presidenti di altre associazioni di Sommellerie europee, in rappresentanza di Asi: William Wouters, alla guida dell’Associazione sommelier del Belgio, e Franko Lukez, presidente dei Sommelier di Croazia.

Le qualità che valgono il titolo di miglior sommelier d’Italia Aspi

I candidati al titolo di miglior sommelier d’Italia Aspi 2019 – 7 nelle semifinali di domenica 13 ottobre, 3 in finale ieri – hanno affrontato prove classiche e a sorpresa, volte a testare la competenza, la preparazione tecnica, ma anche la capacità di decidere in tempi brevi e la destrezza di esecuzione. Al finalista Salvatore Castano, 29 anni, originario di Giardini Naxos (Taormina), è stato attribuito il Premio Fondazione Birra Moretti per la valorizzazione della birra a tavola, avendo dimostrato un’ottima conoscenza della birra e la capacità di servirla e abbinarla. 

In foto: da sinistra, Salvatore Castano, Mattia Antonio Cianca e Michele Fazari

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