Marsala: serve un accordo per fermare il declino (e riformare il Consorzio)

Marsala: serve un accordo per fermare il declino (e riformare il Consorzio)

I gusti dei consumatori cambiano e il mercato dei liquorosi soffre. La necessità di ripensare un grande vino, oggi in difficoltà, richiede la condivisione di tutta la filiera.

L’articolo fa parte della Monografia Marsala
(Civiltà del bere 4/2021)

Sono in molti a Marsala che stanno tifando perché ai primi contatti tra aziende per saggiare se ci siano le possibilità di rifondare su nuove basi il vecchio Consorzio di tutela, inattivo da 5 anni, seguano atti più formali. La vendemmia aveva momentaneamente interrotto il confronto ma la strada imboccata, a giudizio di molte Cantine, è considerata un buon inizio. D’altra parte i numeri confermano la sofferenza della denominazione sui mercati. Se nel 2003 gli ettolitri certificati della Doc Marsala erano più di 113.000 (CamComTrapani), nel 2012 superavano di poco i 69.000 mentre nel 2020 sono calati a 67.700 (OdCC vini Irvo).

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© Riproduzione riservata - 28/03/2022

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