Marilisa Allegrini presidente delle Famiglie dell’Amarone
Marilisa Allegrini è stata eletta presidente delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, l’associazione che riunisce dodici storiche Cantine della Valpolicella (Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Nicolis, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini e Zenato) che si adoperano per la difesa dell’identità del vino simbolo della loro terra. La produttrice subentra a Sandro Boscaini, patron di Masi. Lo ha deciso l’assemblea dei soci, che si è riunita il 3 aprile, e che ha nominato vicepresidenti Stefano Cesari (Brigaldara), già in carica, e Sabrina Tedeschi.
I RISCHI DELLA MASSIFICAZIONE E UN TAVOLO DI CONFRONTO – Marilisa Allegrini, dopo i ringraziamenti di rito, ha evidenziato i rischi per l’Amarone derivanti dalla massificazione del prodotto che ne comprometterebbe il livello qualitativo. E ha subito proposto un tavolo di confronto con tutte le parti della filiera per agire di comune accordo e in difesa dell’Amarone. «L’auspicio è che il mio mandato, in continuità con il lavoro svolto dal mio predecessore Sandro Boscaini rafforzi e valorizzi il ruolo della nostra associazione», ha detto Marilisa Allegrini. «Accanto ai successi dell’Amarone, emergono anche alcune difficoltà e contraddizioni che non ci nascondiamo: fra esse il rischio che l’Amarone, da vino frutto di poderi d’alta vocazione collinare, conosca, a causa di una non credibile aspettativa di profitti più facili, una dannosa massificazione che ne comprometta i livelli qualitativi. Per difendere l’Amarone, occorre ridare fiato a un tavolo di confronto fra tutti gli attori della produzione, contando su di un clima di totale disponibilità, ma che abbia ben chiara l’urgenza di decisioni rapide e non ambigue».
LE FAMIGLIE DELL’AMARONE LAVORANO IN QUESTO SENSO DAL 2009 – Sulla stessa linea di pensiero anche l’intervento del presidente uscente Sandro Boscaini: «Tutto sembra andar bene per l’Amarone, ma i produttori storici sono preoccupati: con l’aumento progressivo delle quantità c’è anche uno svilimento di prezzo e di posizionamento. Le Famiglie dell’Amarone se ne sono rese conto già nel 2009 quando si sono riunite per chiedere il rispetto del prodotto bandiera del Veneto e per dare l’allarme».
Tag: Allegrini, Begali, Brigaldara, Famiglie dell'Amarone, Marilisa Allegrini, Masi, Musella, Nicolis, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant'Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato© Riproduzione riservata - 05/04/2013