Marilisa Allegrini acquista San Polo
Già associavamo il nome di San Polo, splendida tenuta di Montalcino, a quello di Allegrini. Ma oggi la Cantina toscana – acquisita nel 2007 da Marilisa Allegrini e Leonardo Lo Cascio – passa completamente alla nota produttrice di Amarone. Un investimento strategico, che conferma l’interesse di Allegrini per i territori vinicoli italiani più vocati (oltre alla Valpolicella), condiviso con molte altre grandi famiglie del vino. Oltre a San Polo, l’altro avamposto toscano della Cantina di Fumane è Poggio al Tesoro, nell’area di Bolgheri.
Comunicare la forte identità di un territorio vocato
A detta della stessa Marilisa Allegrini, «questo ulteriore investimento conferma il mio legame con una terra che adoro e che rispetto. Mi piacciono vini importanti e i territori che racchiudono una forte identità». Una scelta rivolta decisamente al futuro: «Credo che Montalcino possa fare ancora molto per contribuire alla crescita del vino italiano nel mondo. L’obiettivo dei produttori oggi è quello di valorizzare al massimo l’agricoltura italiana e perseguire i propri obiettivi di qualità», spiega.
Sostenibilità a 360 gradi
La tenuta di San Polo si estende per 22 ettari (16 vitati, di cui 8 registrati a Brunello) sul versante sud-est di Montalcino, a 450 metri sul livello del mare. Il vigneto è condotto a regime biologico dal gennaio 2014, mentre l’intera Cantina – progettata seguendo i canoni della bioarchitettura – ha ottenuto l’ambita certificazione Casa Clima Wine, destinata a realtà che rispettano obiettivi sostenibili dal punto di vista ecologico, ambientale ed economico.
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© Riproduzione riservata - 06/08/2015