Lo sprint di partenza dell’export è destinato a durare?

Lo sprint di partenza dell’export è destinato a durare?

A gennaio l’export del vino ha esordito con 465,5 milioni di euro (+21,6%). Date le condizioni critiche del fronte interno ed europeo, è meglio puntare sui Paesi extra Ue. Anche se gli Stati Uniti sono un baluardo che può ancora rivelarsi fragile.

La tempesta dei costi esplosa nell’ultimo trimestre 2021, e accelerata con lo scoppio della guerra russo-ucraina, non mostra attenuazioni convincenti. Qualche commodity agricola potrebbe manifestare parziali rientri delle speculazioni e delle quotazioni durante l’estate; la speranza di un vero giro di boa a breve delle pressioni di costo lamentate dalle aziende è però decisamente ottimistica. Nello specifico, vetro, cartone, logistica, energia restano punti critici nella filiera del vino.
L’inflazione di aprile si è attestata sul +6,2%, dopo il +1,9% medio del 2021 e il tasso addirittura in lieve deflazione (-0,2%) del 2020. E promette di rimanere sull’altopiano anche nel terzo trimestre e forse per tutto l’arco residuo dell’anno.

Tag: , ,

© Riproduzione riservata - 21/07/2022

Leggi anche ...

Vinitaly non solo business, ma difesa del Sistema Italia
In Evidenza
Vinitaly non solo business, ma difesa del Sistema Italia

Leggi tutto

Red Circle esce da Masi, fine della querelle tra i Boscaini e Renzo Rosso
Wine business
Red Circle esce da Masi, fine della querelle tra i Boscaini e Renzo Rosso

Leggi tutto

Masi mette al centro la sostenibilità e diventa società benefit
Wine business
Masi mette al centro la sostenibilità e diventa società benefit

Leggi tutto