Le Tenute del Leone Alato: le ultime novità del polo vinicolo di Genagricola

Le Tenute del Leone Alato: le ultime novità del polo vinicolo di Genagricola

Il Gruppo si amplia con l’acquisizione del 100% delle quote della toscana Duemani. Al via anche la distribuzione in esclusiva degli Champagne della Maison Burtin, che segna l’ingresso del primo marchio estero in portfolio.

Produttori sì, ma anche distributori di vini d’eccellenza. Il polo vinicolo di Genagricola, Le Tenute del Leone Alato, prosegue la sua strategia di posizionamento premium che include l’acquisizione di realtà aziendali consolidate, come Duemani in Toscana, e la partnership commerciale con brand prestigiosi, come la Maison di Champagne Burtin.

L’operazione Duemani in Toscana

«Le Tenute del Leone Alato devono poter contare su aziende agricole fortemente differenti tra loro, identitarie e radicate nelle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola, come Piemonte, Veneto, Friuli. E da oggi anche la Toscana», spiega l’amministratore delegato Igor Boccardo commentando l’ingresso di Duemani, rilevata al 100%.
«Il racconto, il posizionamento e la promozione delle aziende del portfolio sono guidati da scelte che mettono al centro il rispetto e la valorizzazione del territorio e delle persone che lo vivono, garantendone la massima espressione attraverso scelte sostenibili nella conduzione agronomica e non solo. Duemani è un importante nuovo tassello nella strategia di ampliamento delle tenute di proprietà. Aggiunge all’attuale portfolio un’azienda agricola di elevato valore reputazionale, tanto a livello nazionale quanto internazionale. L’operazione è stata resa possibile dai traguardi di vendita che stiamo raggiungendo. La strategia per Duemani è pienamente condivisa con i fondatori Elena Celli e Luca D’Attoma, e sarà nel solco della continuità».

Tra i vini iconici di Duemani ci sono il Cabernet Duemani e il Syrah Suisassi

Un punto di riferimento per la biodinamica in Italia

Situata sulla Costa Toscana, Duemani si sviluppa su 13 ettari di cui 7,5 ad Ortacavoli (Riparbella), e circa 4,5 a Bagnoli (Castellina Marittima) per un totale di 60 mila bottiglie prodotte all’anno. Le vigne, impiantate a partire dai primi anni Duemila, ospitano Cabernet Franc, Merlot, Syrah e Grenache. La Cantina è considerata uno dei maggiori produttori biodinamici del panorama italiano, con vini iconici come il Cabernet Duemani e il Syrah Suisassi. Luca D’Attoma resterà enologo consulente, continuando ad apportare la sua expertise in cantina.
«Per Duemani questo cambiamento rappresenta una grande opportunità di crescita per il raggiungimento di ulteriori successi, tali da confermare il valore di un territorio e dell’azienda», commenta il wine maker toscano. «Questo incarico mi motiva per supportare Duemani relazionandomi con un gruppo di lavoro di grande competenza e professionalità con cui potrò condividere il percorso futuro».

La distribuzione in esclusiva di Maison Burtin

Dai rossi toscani, alle bollicine d’Oltralpe. La partnership siglata tra le Tenute del Leone Alato e la Maison Burtin di Épernay garantisce la distribuzione in esclusiva sul mercato italiano e segna il primo ingresso di un’azienda estera nel Gruppo.
«La collaborazione con la Maison Burtin, che è parte integrante di Lanson-BCC, leader nel mondo dello Champagne, ci rende particolarmente orgogliosi», racconta Francesco Domini, chief commercial officer. «Ci sentiamo affini al loro stile e alla loro filosofia manageriale; e siamo felici di contribuire allo sviluppo del brand sul mercato italiano, per loro strategico. Questa partnership rappresenta la naturale prosecuzione di un percorso che ha per noi l’obiettivo di ampliare l’offerta con prodotti provenienti da zone ad alta vocazione vitivinicola, dove non abbiamo aziende di proprietà e che possano essere in linea con i canali distributivi a cui puntiamo maggiormente, come l’alta ristorazione, i wine bar e le enoteche qualificate». Si aggiunge alla collaborazione avviata all’inizio del 2022 con Tenute Dettori in Sardegna, con le Cantine Fiorentino e Li Veli in Puglia e Pinino a Montalcino.

Le etichette Hommage à Gaston Burtin

 La storia della Maison comincia nel 1933 con il fondatore Gaston Burtin, considerato uno dei pionieri e visionari dello Champagne moderno. Il suo motto? Be bold and say little, come a dire: sappiate distinguervi, ma senza vantarvene. Le etichette aziendali, presentate in esclusiva durante un pranzo stampa al Ristorante Berton, rispecchiano in pieno questa filosofia. La collezione include quattro cuvée dallo stile assai ricercato ma di grande bevibilità. Le uve provengono dalle zone più blasonate della regione, inclusi i maggiori village Grand e Premier Cru della Côte des Blancs, della Vallée de la Marne, della Montagne de Reims e dell’Aube.
In particolare lo Champagne Hommage à Gaston Burtin Brut è un blend delle tre uve classiche (Chardonnay, Pinot nero e Meunier) con vini di Riserva assemblati tramite Metodo Solera. La versione Hommage à Gaston Burtin Rosé, dove prevale il Meunier, è un millesimato (2019) dalle note fruttate, rotondo e avvolgente. La gamma si completa con due fuoriclasse: il Blanc del Blancs Grand Vintage 2017, elegante e minerale; e il Brut Vintage 2014, che rivela con orgoglio e precisione la complessità e la ricchezza di un’annata peculiare.

Foto di apertura: Dal 2023 il polo vinicolo di Genagricola distribuisce in esclusiva gli Champagne Maison Burtin

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© Riproduzione riservata - 08/07/2023

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