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Le fiere emiliano-romagnole scommettono sui workshop

2 Marzo 2011 Fabio Bottonelli
Le fiere si rinnovano, si aggregano, rivedono le formule, cambiano nome “pennellandolo” di nuovo appeal, ma la sofferenza è palpabile, perché è la sostanza che conta: si riesce a far incontrare la domanda con l’offerta? Prendiamo l’ultima Sapore - Tasting experience (ex MIA), chiusa a Rimini il 22 febbraio scorso. A parte la forse sfortunata (per il mondo del vino) concomitanza il 20 e il 21 con Vini ad Arte, tenutasi a Faenza con 35 aziende romagnole del Convito di Romagna e del Consorzio Vini di Romagna, i numeri dei comunicati ufficiali sono eclatanti, con quasi 80.000 visitatori nei 10 padiglioni, e 3.000 incontri business. Ma se i padiglioni ‘classici’ dell’alimentare e della birra sembravano molto affollati, il mezzo padiglione dedicato più specificamente al vino manifestava una certa fiacca. Al centro l’area più vistosa, quella sempre molto accattivante dell’Enoteca Regionale Emilia Romagna, con wine bar collettivo (ma poche le etichette in degustazione) e sei ‘sottoespositori’ diretti (sempre gettonatissimo lo stand di Cevico, a differenza degli altri). Per il resto, nel padiglione erano presenti alcune decine di stand di rappresentanze commerciali o di Cantine di media levatura da diverse regioni. Con piacevoli eccezioni, quale ad esempio Podere Forte di Castiglione d’Orcia, i cui vini rossi spiccavano per levatura. Sembravano invece molto più graditi alle aziende del vino gli incontri one to one con buyer e importatori internazionali (gratuiti per gli espositori) organizzati dalla Fiera e dalle Camere di commercio attraverso una società esterna: forse questa è la strada, il futuro sarà più workshop, meno rassegne classiche. Tra le altre note positive, nell’attigua rassegna Agrifil (ma se ne sentiva la mancanza? Padiglione mezzo vuoto praticamente solo con qualche trattore New Holland in mostra…) sono stati assegnati i premi Magis (il progetto di Bayer Crop Science) a 74 aziende vinicole e si è tenuto un attualissimo convegno sulla produzione integrata.

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